Teheran fa marcia indietro e ammette: L’aereo ucraino è stato abbattuto dall’esercito

Lo scorso 8 gennaio, un Boeing 737-800 è precipitato poco dopo il decollo dall’aeroporto della capitale. Lo schianto ha avuto luogo nelle ore convulse in cui si è consumato un attacco missilistico delle Forze armate iraniane contro obiettivi Usa in Iraq. Rouhani: “Profondamente rammaricati per il disastroso errore”.


Teheran (AsiaNews/Agenzie) – L'Iran ammette di aver abbattuto per errore un aereo ucraino, uccidendo tutti i 176 passeggeri a bordo. Stamane il regime degli ayatollah esprime profondo rammarico, ma in un primo momento, aveva negato ogni responsabilità per la tragedia. L’incidente aereo è avvenuto tre giorni fa, quando il Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines (Uia) è precipitato poco dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran. Lo schianto ha avuto luogo nelle ore convulse in cui si è consumato un attacco missilistico delle Forze armate iraniane contro obiettivi Usa in Iraq. Il lancio di 15 missili è stata la risposta all’uccisione del gen. iraniano Qasem Soleimani, comandante della forza Qods morto sotto i colpi dei droni statunitensi il 3 gennaio a Baghdad.

Nelle ore successive all’incidente aereo, il Canada – che aveva 57 cittadini a bordo – e gli Stati Uniti hanno dichiarato che ad abbattere il velivolo era stato un missile iraniano, pur dichiarando che con probabilità si trattava di un incidente. In risposta alla marcia indietro dell'Iran, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha affermato di volere scuse ufficiali e piena cooperazione, chiedendo che i responsabili siano tenuti a rispondere. “La Repubblica islamica dell'Iran si rammarica profondamente per questo disastroso errore”, ha scritto il presidente iraniano Hassan Rouhani sui social network. “I miei pensieri e le mie preghiere vanno a tutte le famiglie in lutto”.

Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, aggiunge che “l'errore umano in momenti di crisi causato dall'avventurismo degli Stati Uniti ha portato al disastro”, citando un'inchiesta iniziale delle forze armate sullo schianto del Boeing 737-800. Un comunicato dei militari iraniani, il primo ad indicare il cambio di posizione dell'Iran, afferma che l'aereo era volato vicino ad una base del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Il documento spiega che il radar aveva segnalato aerei nei pressi di siti strategici. Questo ha portato ad un’“ulteriore prontezza” nelle unità di difesa aerea. I reparti coinvolti nell’errore saranno deferiti ad un dipartimento giudiziario dell'esercito.