Hong Kong, emorragia cerebrale per un giovane dimostrante. Forse colpito dalla polizia
di Paul Wang

Hong Kong Human Rights Monitor: L’uso del bastone può essere fatale. Lo scorso week end arrestate 240 persone; 77 sono state arrestate; 24 sono state portate in ospedale. Le forze dell’ordine accusate di far scivolare Hong Kong in uno “stato di polizia” e sono bollate come “strumento di dittatura”. Un appello di 200 pompieri contro le violenze della polizia.


Hong Kong (AsiaNews) – Un giovane 27enne è ricoverato in cura intensiva per un’evidente emorragia cerebrale. Il giovane, dimostrante del movimento anti- estradizione, è all’ospedale di Tuen Mun dal 7 ottobre, da quando è stato arrestato dalla polizia. Secondo fonti sanitarie egli sarebbe stato colpito alla testa da un oggetto pesante. Molti sospettano che l’oggetto pesante potrebbe essere un bastone, in dotazione alla polizia.

Law Yuk-kai, direttore dell’Hong Kong Human Rights Monitor, ha dichiarato che alcuni poliziotti colpiscono i dimostranti in testa e ciò “potrebbe essere fatale”. “E’ più di un singolo incidente – ha aggiunto. Sono preoccupato perché potrebbe diventare un abuso sistematico”.

Il 6 e il 7 ottobre, decine di migliaia di persone hanno sfilato in molte parti del territorio indossando maschere, e sfidando il divieto imposto con una legge di emergenza del governo. Da quando è stata imposta la legge, il 5 ottobre, la polizia ha fermato almeno 240 persone, delle quali 77 sono state arrestate per aver indossato maschere. Almeno 24 persone sono state portate in ospedale perché ferite.

Da quando è sorto il movimento anti-estradizione, circa 4 mesi fa, la polizia è accusata di uso eccessivo della forza e i manifestanti chiedono un’inchiesta indipendente, di continuo negata dal governo. In contemporanea si registra un uso di violenze e vandalismi da parte di frange estreme del movimento.

Le forze dell’ordine sono ormai accusate di far scivolare Hong Kong in uno “stato di polizia” e sono bollate come “strumento di dittatura”. Oggi una piattaforma dei dimostranti, il Citizen’s Press Conference, ha pubblicato un appello di 200 pompieri che criticano le forze dell’ordine perché “in molte occasioni abbiamo testimoniato poliziotti che frenano, manipolano e perfino insultano pompieri e personale sanitario” che vengono in soccorso delle persone durante le manifestazioni. Il riferimento è soprattutto a quanto compiuto dalla polizia il 31 luglio scorso, alla stazione della metropolitana di Prince Edward, quando decine di poliziotti hanno bastonato, spruzzato con spray urticanti e arrestato dimostranti e passeggeri in modo indiscriminato. Per due ore la stazione era stata chiusa dai poliziotti, non permettendo nemmeno ai pompieri di intervenire.