Xi Jinping s’inchina davanti alla mummia di Mao. Nelle chiese sventolii di bandiere con l’inno nazionale (Video)
di Wang Zhicheng

In preparazione alla celebrazione dei 70 anni della Repubblica popolare cinese, stamane Xi ha reso onore al Monumento degli eroi, proprio nel luogo dove è avvenuto il massacro di Tiananmen. Per domani è prevista la più spettacolare parata militare, con nuove armi “made in China”. La chiesa di san Paolo a Macao, coi simboli dello Stato-Partito. Bandierine e canti nella cattedrale di Heilongjiang.


Pechino (AsiaNews) – Il presidente cinese Xi Jinping si è recato stamane al mausoleo di Mao Zedong in piazza Tiananmen, per rendere omaggio alla mummia del “Grande timoniere” e all’enorme statua del dittatore. Secondo la Xinhua, Xi era accompagnato dal resto del comitato permanente del Politburo - Li Keqiang, Li Zhanshu, Wang Yang, Wang Huning, Zhao Leji, Han Zheng – e daWang Qishan, grande alleato di Xi nelle lotte interne del Partito. La Xinhua afferma che i leader si sono inchinati tre volte (kowtow) come segno di rispetto, ma non ha diffuso foto sull’evento. Le foto di leader cinesi che onorano Mao sono piuttosto rare. Il fondatore della Repubblica popolare cinese, di cui domani si celebrano i 70 anni, rimane una personalità controversa, essendo stato responsabile della morte di circa 50 milioni di cinesi.

In seguito il corteo di Xi è andato a rendere omaggio al Monumento degli eroi, al centro della piazza Tiananmen, insieme ad altre 4mila persone. Il luogo è lo stesso dove la notte del 4 giugno 1989, i carri armati hanno falcidiato circa 2mila giovani che da mesi chiedevano più democrazia e meno corruzione.

La zona è presidiata e sotto controllo da giorni perché domani vi si svolgerà una parata militare che si annuncia come la più spettacolare di tutti i tempi, in cui la Cina esibirà anche molti nuovi modelli di armi “made in China” davanti ai 188 attaché militari di 98 Paesi.

Intanto le associazioni patriottiche di tutte le religioni, spingono a mostrare il patriottismo dei fedeli costringendoli a cantare l’inno nazionale e partecipare all’alza bandiera in ogni cerimonia religiosa.

Anche Macao ha mostrato il suo “patriottismo” illuminando di rosso e con il simbolo dello Stato-Partito l’antica chiesa di san Paolo (foto 2). Un video giunto da Heilongjiang mostra i fedeli che sventolano bandierine della Cina durante una cerimonia nella cattedrale (v.sotto).

Il controllo esercitato dal Partito sulle Chiese ufficiali sta trasformando i responsabili ecclesiali in funzionari di Stato.