Manifestazioni e disordini: papuani protestano contro il ‘razzismo’ di Jakarta
di Mathias Hariyadi

Tensione a Sorong, Jayapura e Manokwari. Atti vandalici ed incendi di alcuni edifici pubblici. Due giorni fa, l'arresto di 43 studenti papuani, accusati di non voler celebrare l’indipendenza indonesiana.


Jakarta (AsiaNews) – Episodi di razzismo nei confronti di studenti papuani a Surabaya e Malang (provincia di East Java) sono la causa delle proteste che questa mattina hanno infiammato diverse città dei territori più orientali dell'arcipelago – Papua e West Papua. Manifestazioni e disordini si sono verificati a Manokwari, Sorong e Jayapura. Nel primo dei tre centri, capoluogo di West Papua, la folla scesa in strada ha compiuto atti vandalici ed incendiato alcuni edifici pubblici, tra cui il quartier generale del Consiglio legislativo della provincia (Dprd) e l'ex ufficio del governatore di Papua. Secondo la Polizia nazionale (Polri), alle violenze hanno contribuito false informazioni circolate sui social media.

L’episodio al centro della controversia risale al 17 agosto scorso, giorno in cui l’Indonesia ha celebrato il 74mo anniversario dell’indipendenza. Membri delle Forze armate (Tni) hanno fatto irruzione in un dormitorio per studenti papuani a Surabaya, dopo che islamisti e gruppi di estrema destra avevano accusato i giovani di aver gettato a terra la bandiera indonesiana. Durante il raid, le forze dell’ordine hanno utilizzato gas lacrimogeni e arrestato 43 ragazzi. Trasportati in centrale per gli interrogatori, gli studenti sono stati rilasciati alcune ore dopo. Secondo indiscrezioni, alla base della vicenda vi è un malinteso: la bandiera rinvenuta davanti il dormitorio apparterrebbe all’edificio dell’amministrazione regionale che si trova di fronte.

Alcuni giorni prima della festa nazionale, a Surabaya e Malang si era diffusa la voce che per l’occasione gli studenti universitari papuani avrebbero organizzato violente proteste, nel tentativo di attirare l'attenzione pubblica sulla questione dell'indipendenza papuana. La popolazione locale ha reagito con insulti e aggressioni.

Sin dall'annessione della regione all'Indonesia nel 1969, nella regione di Papua è in corso un'insurrezione di basso profilo per l'indipendenza, condotta da gruppi armati come il National Liberation Army of West Papua (Tpnpb) ed il Free Papua Movement (Opm). Nell’aprile 2018, Joko Widodo è stato il primo presidente indonesiano a visitare il remoto territorio. Le tribù locali ed i loro leader hanno più volte presentato denunce contro Jakarta per l'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, mentre attivisti per i diritti umani denunciano frequenti discriminazioni e diffusa intolleranza nei confronti dei papuani emigrati sulle altre isole.