Dhaka, chiese sorvegliate dopo gli attentati nello Sri Lanka
di Sumon Corraya

La polizia ha aumentato il numero di agenti a guardia dei luoghi di culto cristiani. Le forze di sicurezza forniscono suggerimenti su come riconoscere il pericolo di attacco. La premier invita a mantenere alta la soglia d’attenzione.


Dhaka (AsiaNews) – La polizia del Bangladesh ha aumentato la sorveglianza alle chiese di tutto il Paese per scongiurare attacchi terroristici. L’iniziativa è una misura preventiva in seguito agli attentati compiuti a Pasqua contro tre chiese e tre hotel in Sri Lanka, che hanno provocato la morte di 257 persone.

Di fronte ai luoghi di culto cristiani ora si vede un numero maggiore di poliziotti e forze di sicurezza. P. Kamal Corraya, parroco della chiesa di Tejgaon a Dhaka, riferisce: “In passato c’erano tre agenti di fronte il portone d’ingresso della chiesa, ora invece ce ne sono 10. Dopo i massacri nello Sri Lanka, ci siamo riuniti con i membri del consiglio parrocchiale e abbiamo deciso di aumentare la sorveglianza, soprattutto durante le messe della domenica”.

Il sacerdote ha diffuso un avviso a tutti i fedeli, invitandoli a non portare in chiesa borse di grandi dimensioni. “Le guardie di sicurezza non sanno chi sono i cattolici – aggiunge – quindi devono controllare le borse di chiunque entri in chiesa”.

Simili misure preventive sono state adottate anche nella città portuale di Chattogram (ex Chittagong), nel sud del Paese. Uno dei luoghi posti sotto controllo è la cattedrale di Nostra Signora del Santo Rosario, situata nell’area di Patherghata. P. Jermon D’Rozario, assistente parroco, riporta: “Oltre ai poliziotti, a volte vengono agenti del Rapid Action Battalion (Rab) per garantire la nostra sicurezza”. Il Rab è l’unità anti-crimine e anti-terrorismo del Bangladesh.

Per rendere più consapevoli i parroci del pericolo di attentati da parte di affiliati allo Stato islamico, e come prevenirli, la polizia locale ha organizzato un incontro ad hoc nella diocesi di Barisal. Il programma si è tenuto il 2 maggio scorso nella chiesa cattolica di Narikelbari. Erano presenti 92 tra parroci e pastori. P. Loton Gomes, assistente della parrocchia, evidenzia che “nella zona ci sono tante piccole congregazioni protestanti, oltre alle chiese cattoliche. La polizia ci ha dato qualche suggerimento utile, come quello d’installare telecamere di videosorveglianza, aumentare le guardie ed evitare le borse capienti. Dobbiamo nutrire sospetti su persone che non conosciamo e che potrebbero tentare di fuggire alla richiesta d’identificazione da parte degli agenti”.

Dopo gli attentati in Sri Lanka, anche la premier Sheikh Hasina ha invitato i cittadini a “rimanere vigili di fronte alle minacce”. Il Bangladesh è già stato teatro di attentati: nel 2016 quello all’Holey Artisan Bakery Cafè di Dhaka ha provocato la morte di 20 persone, in maggioranza stranieri. “Oggi il fondamentalismo islamico – ha detto la premier – non è un problema solo in Bangladesh, ma è diventato una questione mondiale”.