Attentato a Quetta: 20 morti al mercato degli sciiti

Il mercato si trova nel quartiere della comunità hazara, già in passato bersaglio di attacchi. La bomba era nascosta in un sacco di patate. Tra gennaio 2012 e dicembre 2017 uccisi 509 membri della minoranza.


Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 20 persone sono morte e 48 rimaste ferite in attentato compiuto intorno alle 7.30 di questa mattina a Quetta (provincia del Balochistan) nel quartiere dove vive la comunità Hazara, di religione sciita. La strage non è stata ancora rivendicata da nessun gruppo jihadista. Il luogo scelto non è casuale: il famoso mercato di orto-frutta di Hazarganji, molto affollato nell’ora di punta. Anche la giornata è simbolica: il venerdì, quando per i musulmani è festa.

La bomba – un ordigno rudimentale – era all’interno di un sacco di juta, nascosta tra le patate. Gli inquirenti riportano che tra le vittime accertate ci sono otto membri della minoranza shiita e un soldato della guardia di frontiera, incaricato della sicurezza della comunità. Le altre vittime sono commercianti, uomini d’affari e cittadini residenti nell’area.

Con un post su Twitter, il premier pakistano Imran Khan condanna l’attacco e ordina un’indagine immediata. Abdul Razzaq Cheema, vice ispettore generale di polizia, riporta che non si sa se l’ordigno fosse dotato di un dispositivo a tempo, controllato da remoto o programmato per esplodere all’ora stabilita.

Secondo il funzionario, l’obiettivo degli attentatori erano proprio i membri del gruppo etnico hazara, originario dell’Afghanistan e con tratti fisici molto particolari come gli occhi a mandorla. Già in passato questa minoranza sciita è stata bersaglio di attentati da parte di gruppi legati al fondamentalismo islamico. Un rapporto pubblicato lo scorso anno dalla National Commission for Human Rights parla di 509 persone uccise e 627 ferite tra gennaio 2012 e dicembre 2017.