Nomita Halder: il successo della donna dal sostegno di famiglia, comunità e Chiesa
di Sumon Corraya

La signora Halder è stata la prima donna cattolica a essere nominata segretario personale di un primo ministro. Dopo la strage al bar di Dhaka, ha evitato il congelamento dei beni della Chiesa. Invita i cristiani a impegnarsi di più nella politica.


Dhaka (AsiaNews) – Per “avere successo, una donna ha bisogno del sostegno della famiglia, della comunità e della Chiesa”. Lo afferma ad AsiaNews Nomita Halder nel giorno dedicato alla Festa delle donne. Al momento in pensione, ella è stata la prima donna cattolica a esser nominata segretario personale del primo ministro del Bangladesh. La signora Halder si autodefinisce “il prodotto della Chiesa cattolica. Ho effettuato tutti gli studi nelle scuole gestite dalla Chiesa. I miei esempi di vita sono stati sacerdoti e suore. Ho imparato la disciplina, a svegliarmi presto, a non fare pettegolezzi, ad arrivare a scuola e a lavoro in orario. Ho seguito tutti questi insegnamenti anche durante la mia carriera professionale”.

Nomita Halder fa parte della chiesa cattolica di Shelabunia, nella diocesi di Khulna. Ha studiato all’Agricultural University di Mymensingh grazie al sostegno della Chiesa. Racconta: “Mons. Michael Rozario [allora arcivescovo di Dhaka, ndr] e p. Marino Rigon [missionario saveriano che ha trascorso 60 anni in Bangladesh] mi venivano a trovare spesso”.

La donna è stata nominata segretario personale del primo ministro nel 2014, quando al potere c’era Sheikh Hasina, che governa tutt’ora. In quel periodo era anche segretario del Ministero per il welfare degli emigrati e del lavoro all’estero. “Potremo finalmente dire che è davvero la festa della donna – sostiene –  quando le donne potranno prendere decisioni in famiglia, sul lavoro e nella società. Il motivo per cui esiste una festa dedicata alla donna, e non quella per gli uomini, è che le donne non sono ancora emancipate”.

“Se si vuole davvero migliorare la condizione delle donne – continua – bisogna dare il potere decisionale alle donne”. La Halder fa notare che “i giovani cristiani non conoscono l’esistenza di posizioni lavorative nella pubblica amministrazione. Soprattutto se vogliono avere successo, essi preferiscono cercare lavoro nelle Ong cattoliche. Ma esistono molti posti di lavoro disponibili nel pubblico, piuttosto che nel privato. Io li invito a studiare e a tentare anche questa possibilità”.

Durante il suo incarico politico, Nomita è stata determinante per molti poveri e per i cristiani. “I tribali non sanno – dice – che essi possono usufruire dei sussidi governativi per la costruzione della casa o per le cure mediche in caso di malattie gravi”. Dopo l’attentato al bar per stranieri di Dhaka [avvenuto il primo luglio 2016], riferisce, “ho evitato che la stretta del governo sull’operato delle Ong e sui finanziamenti provenienti dall’estero si applicasse anche alle opere della Chiesa. La Chiesa non è una Ong!”.

Nomita è in pensione dallo scorso settembre. Sta pensando di iniziare ad insegnare all’università, così da mantenere il proprio impegno civile. Nel frattempo, suggerisce ai cristiani: “Entrate in politica. Avete già le qualità del buon politico e potreste servire la nazione”.