Dhaka, 70 morti nell’incendio di un magazzino di sostanze chimiche
di Sumon Corraya

Nella notte le fiamme sono divampate nella zona di Chawkbazar, quartiere storico della capitale. L’area è gremita di negozi e fabbriche di profumi. Nel 2010 le autorità hanno bandito i depositi come quello andato a fuoco.


Dhaka (AsiaNews) – Almeno 70 morti confermati e 41 feriti: è il bilancio dell’incendio divampato nella notte nella zona di Chawkbazar, a Dhaka. Sebbene le cause del rogo siano ancora da accertare, un editoriale sul quotidiano locale The Daily Star già parla di “disastro annunciato”: le fiamme infatti si sarebbero propagate dal pian terreno di un edificio utilizzato come magazzino di sostanze chimiche e altamente infiammabili.

Sul luogo dell’incidente, l’odore di bruciato è forte. Nell’aria oltre all’acredine dei resti carbonizzati, si sente un forte odore di profumo. Ad AsiaNews Shydul Hossian, proprietario di un negozio andato distrutto, racconta: “Al momento dell’incendio non ero nel locale. Ho sentito persone che urlavano ‘A fuoco, a fuoco’ e mi sono precipitato. Tutto era in fiamme. Uno dei miei dipendenti è disperso. Non so cosa gli sia accaduto”.

Le fiamme sono scoppiate intorno alle 22.30 di ieri sera. Per domarle sono state necessarie 37 squadre antincendio. I pompieri sono riusciti a spegnere gli ultimi focolai intorno alle 3 di stamane e sono tutt’ora alla ricerca dei dispersi. Le salme delle vittime sono state trasportate al Dhaka Medical College Hospital.

I parenti si stanno accalcando nell’area dell’ospedale, ma per ora le autorità non consentono loro di vedere i defunti. Le famiglie sono disperate e piangono per il dolore. Dalwar Hossain riferisce che suo fratello è morto del rogo. “Lavorava in un negozio di Chawkbazar. Siamo in attesa di vedere il corpo del mio amato fratello”.

Chawkbazar è uno storico distretto della capitale, nella zona di Old Dhaka. L’area è gremita di negozi, fabbriche e depositi, usati soprattutto per stoccare i componenti chimici usati nell’industria della cosmetica, che qui è fiorente. Sebbene nel 2010 le autorità abbiano vietato i magazzini come quello andato in fiamme, scarsi controlli e carente regolamentazione facilitano gli incidenti. Il più grave è quello avvenuto al complesso del Rana Plaza nel 2013, nel quale un incendio e il successivo crollo dell’edificio hanno provocato la morte di oltre 1.300 persone.