La Chiesa cattolica del Bangladesh festeggia 500 anni (Video e foto)
di Sumon Corraya

I primi cattolici a sbarcare sulla costa di Chittagong erano dei mercanti portoghesi, arrivati nel 1518. Dopo 80 anni, anche i primi missionari. La storia delle origini della Chiesa locale rimane per lo più sconosciuta. Tuttavia dall’esempio dei primi fedeli, tra cui anche tanti martiri, oggi continua a far crescere una comunità che contribuisce allo sviluppo sociale ed economico della nazione.


Chittagong (AsiaNews) – La Chiesa cattolica del Bangladesh è in festa: oggi infatti si celebra il 500mo anniversario dell’arrivo dei primi cristiani. La festa, fortemente voluta dal card. Patrick D’Rozario e dal vescovo di Chittagong mons. Moses Costa, dove nel 1518 sbarcarono i primi mercanti portoghesi di religione cattolica, è l’occasione per ricordare le origini di questa Chiesa tanto lontana da Roma, la sua lunga storia (per lo più sconosciuta) e i suoi martiri. Sul suolo bengalese scorre infatti il sangue di tanti cristiani che hanno dato la propria vita per la fedeltà a Cristo.

I festeggiamenti si svolgono a Diang, nella diocesi di Chittagong (di recente rinominata Chattogram). Alla cerimonia hanno partecipato più di 8mila cattolici, 100 sacerdoti, 120 suore e 10 vescovi da tutto il Paese. Tra le personalità ecclesiastiche, anche mons. Lumen Monteiro, arrivato da Agartala (India). I festeggiamenti continueranno fino alla sera, quando musulmani, cristiani, indù e buddisti si ritroveranno insieme nella cattedrale, per partecipare ad un incontro interreligioso, segno dell’armonia e della gioia che marca i rapporti tra le diverse comunità religiose del Paese.

Ad AsiaNews mons. Costa sottolinea che “il cristianesimo non è solo per i cristiani, ma per tutti”. Durante la celebrazione, il prelato ha ripercorso i primi passi dei mercanti portoghesi sbarcati sulle coste di Chittagong 500 anni fa. “Essi – afferma – portavano Cristo nel cuore e hanno contribuito a far crescere il cristianesimo in questa terra”. Dall’approdo dei primi cristiani però, continua, “dovevano passare altri 80 anni per la venuta dei sacerdoti. P. Francesco Fernandez, il primo missionario cattolico, mette piede nella diocesi di Cochin (India) nel 1598. L’anno successivo edifica la prima chiesa del Bangladesh a Diang (Chittagong). Nel 1600 costruisce altre due chiese, a Bandal e Jamalkhan”.

Le origini del cristianesimo in questa terra tanto fertile sono però segnate anche dal sangue del martirio. P. Fernandez, “che aveva protestato contro la dominazione dell’esercito del Rakhine (attualmente uno Stato del Myanmar), nel 1602 viene catturato, torturato e muore prigioniero il 14 novembre. Egli è il primo martire del Bangladesh. Sulla sua tomba è eretta la cattedrale di Chittagong”. A quell’epoca, continua il vescovo, “la sua opera evangelizzatrice, aveva vinto i cuori di tante persone. Per questo qualche anno più tardi [nel 1607, ndr] i soldati massacrarono bruciando vivi altri 600 fedeli nel luogo in cui ci troviamo, a Diang, dove oggi sorgono il santuario mariano di Nostra Signora di Lourdes e la Miriam Ashram Church. Questo è anche un sito meta di pellegrinaggio, visitato ogni anno da migliaia di devoti. In tanti non conoscono la storia delle origini della nostra Chiesa. Per questo abbiamo svolto una campagna d’informazione in vista dell’evento”.

Alla vigilia della festa, ieri si è svolto un programma di preghiera. Mons. Sebastian Tudu, vescovo di Dinajpur, ha sottolineato che “i portoghesi hanno avuto molto coraggio. Sono stati uccisi per la fede. Rendiamo loro omaggio. Tutti noi dovremmo imparare a essere cristiani come loro. Preghiamo per il riposo eterno delle loro anime”.

Oggi la Chiesa cattolica conta 380mila fedeli in tutto il Paese (a maggioranza musulmana), di cui circa 33mila a Chittagong. L’arcidiocesi locale gestisce 16 scuole, 125 asili nei villaggi, 17 ostelli e 13 dispensari medici. In tutto il Paese, i cattolici amministrano una università, 10 college, oltre 500 istituti scolastici e licei. Queste strutture offrono un’istruzione di alto livello a 100mila studenti, per la maggior parte musulmani.