Scendono le borse di Hong Kong e Shanghai. L’import-export cinese peggiora

Le importazioni sono scese del 10%; l’export è sceso dell’1,4% su base mensile. In un anno sono scesi rispettivamente del 7,6 e del 4,4. Si abbassa anche la domanda interna. Le cause: la guerra dei dazi con gli Usa e i problemi del debito.


Pechino (AsiaNews) – È sempre più evidente il rallentamento dell’economia cinese e le conseguenze della guerra dei dazi fra Cina e Stati Uniti. A mezzogiorno la borsa di Hong Kong era scesa dell’1,4%; quella di Shanghai – la peggiore al mondo nel 2018 – era sceso dello 0,6%. Gli analisti concordano che ciò sia causato dai cattivi risultati dell’import-export cinese emersi oggi.

Lo scorso dicembre l’export della Cina è sceso dell’1,4% rispetto a novembre, ma del 4,4 in un anno. I dati sono forniti dall’Amministrazione generale delle dogane.

La caduta di dicembre – la più grande dal dicembre 2016, quando la Cina è cresciuta al ritmo più basso dal 1990 – era inaspettata: gli analisti di Bloomberg avevano previsto un aumento del 2%.

Un tonfo anche per le importazioni, scese del 10% rispetto al mese di novembre e del 7,6 rispetto a un anno prima. Anche per questo dato gli analisti si aspettavano un aumento del 4,5%. La caduta in dicembre è la più alta dal luglio 2016.

La discesa delle cifre delle importazioni è un altro cattivo segno della situazione economica cinese, dove si assiste anche a un abbassamento della domanda interna.

Il governo cinese dovrebbe stabilire per quest’anno una crescita dal 6 al 6,5%; lo scorso anno aveva fissato una crescita di “circa il 6,5%”. Tale calo è dovuto sia alla guerra dei dazi, sia ai tentativi del governo di ridurre il debito, come pure i prestiti troppo a rischio.