Dhaka, vittoria schiacciante per la premier Sheikh Hasina
di Sumon Corraya

La coalizione di governo si aggiudica 276 seggi su 300. Alcuni scontri nelle campagne hanno causato la morte di 18 persone. Le opposizioni sfidano il “verdetto-farsa” e chiedono nuove elezioni. Rieletto Jowel Areng, l'unico deputato cattolico presente in Parlamento.


Dhaka (AsiaNews) – La coalizione al governo in Bangladesh, guidata dal partito Awami League (Al) della premier Sheikh Hasina, ha vinto in maniera schiacciante le elezioni che si sono svolte ieri. Tra i rieletti dell'Al, anche Jowel Areng, l'unico deputato cattolico presente in Parlamento. Per il primo ministro si apre il terzo mandato consecutivo dal 2009, mentre le opposizioni denunciano brogli e corruzione ai seggi e hanno già chiesto alla Commissione elettorale di annullare il voto e indire nuove consultazioni.

Nonostante il timore di nuove violenze, come quelle che hanno segnato la campagna elettorale, e il timore di attentati, ieri le votazioni si sono svolte in modo per lo più pacifico, fatta eccezione per le campagne. Inoltre si era diffusa la notizia della sospensione di servizi internet, ma diverse testimonianze affermano che la connessione non è mai stata interrotta. Alcuni commercianti di Dhaka riportano che “le strade erano deserte, c’era un’atmosfera surreale, come nei giorni di festa”. Essi ritengono che “la capitale, roccaforte della premier e vetrina del Paese, il governo è troppo forte e non avrebbe mai permesso scontri”. Al contrario, nei villaggi lontani dai grandi centri urbani si sono registrati alcuni scontri, che hanno provocato la morte di almeno 18 persone.

Come previsto alla vigilia della tornata generale, l’11ma del Paese, non ci sono stati risultati inaspettati e Hasina si riconferma alla guida del Paese. Il conteggio dei voti è ancora in corso (v. foto 2). Con il 66% delle schede scrutinate, la Grand Alliance capeggiata dall’Al si conferma al primo posto con oltre l’81% dei voti, mentre la coalizione sfidante Oikyafront ha ottenuto il 15%. Al momento, la grande alleanza conquista 276 seggi su un totale di 300 (mentre altri 50 sono riservati alle donne).

La compagine Oikyafront è capeggiata dal famoso avvocato Kamal Hossain, ex ministro di governo con il padre della premier Hasina, sceso in campo per sostituire la vera leader delle opposizioni Khaleda Zia, presidente del Bangladesh Nationalist Party (Bnp) che al momento sconta una condanna per corruzione in carcere. L’avvocato ha chiesto di annullare il verdetto definito come “farsa”. Ad AsiaNews una fonte locale riporta che intorno alle 12 di ieri, almeno 50 candidati del fronte si sono ritirati dalla corsa come protesta per i brogli e ora chiedono nuove elezioni. “Seppure i brogli fossero veri – sostiene –, negare una schiacciante vittoria come quella ottenuta dall’Al sarebbe un processo rimozione mentale”. Ora c’è il rischio che le opposizioni scendano in strada per protestare. “Ma sono troppo deboli – conclude la fonte – e il governo con consentirà loro di creare danni”.

(Photo 2, credit: Dhaka Tribune)