India, la Lok Sabha approva la legge contro la maternità surrogata

Il governo vuole incentivare l’adozione di bambini abbandonati. Solo le coppie indiane sposate da almeno cinque anni potranno ricorrere alla fecondazione assistita e le madri in affitto devono essere parenti dei genitori. La scarsa normativa ha reso l’India la capitale mondiale dell’utero in affitto.


New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – La Lok Sabha (Camera bassa) del Parlamento indiano ha approvato la legge che mette al bando la maternità surrogata a scopi “commerciali”. Il voto finale è arrivato ieri sera, dopo un’accesa discussione. La normativa prevede che solo le coppie sterili indiane potranno ricorrere alla surrogazione di maternità e la gravidanza sarà portata a termine da una parente stretta dei coniugi. L’obiettivo è mettere fine ad una pratica che ha reso l’India la capitale mondiale dell’utero in affitto e favorire le adozioni dei bambini abbandonati.

La norma s’intitola Surrogacy (Regulation) Bill 2016 e prevede una serie di limiti: solo le coppie indiane sposate da almeno cinque anni potranno ricorrere alla fecondazione assistita; la madre “in affitto” non potrà percepire compensi e offrirà il suo grembo in forma altruistica; single, stranieri e omosessuali sono esclusi dalla possibilità di ricorrere alla surrogazione di maternità; chiunque sfrutti in maniera illegale le madri o manipoli gli embrioni può essere punito con la detenzione fino a 10 anni e con multe fino a un milione di rupie (più di 13mila euro).

In India la mercificazione del corpo femminile ha creato un mercato fiorente, favorito dai costi contenuti delle gravidanze (dai 18 ai 30mila dollari, un terzo del prezzo negli Usa) rispetto ai Paesi occidentali. Per questo il Paese è diventato una meta privilegiata per il turismo medico, in particolare per i trattamenti in vitro o la maternità surrogata. Il settore della fecondazione assistita fattura ogni anno circa 5 miliardi di dollari (4,4 miliardi di euro) e nel Paese ci sono più di 500 cliniche.

Secondo Balram Bhargava, segretario del Dipartimento di ricerca medica del Ministero per la salute e il welfare familiare, la legge avrà un impatto positivo sul numero delle adozioni, “che sono una nobile causa”. I dati della Central Adoption Resource Authority (Cara), l’autorità che regola le pratiche adottive in India, riportano che solo 3.276 minori abbandonati hanno trovato il calore di una famiglia adottiva tra aprile 2017 e marzo 2018. La legge inoltre, ha aggiunto il segretario, “tutela madri e figli. Abbiamo tanti esempi di donne surrogate molestate a causa della scarsa regolamentazione”.