Il Cairo, via libera alla regolarizzazione di 168 chiese e luoghi di culto cristiani

P. Rafic: il governo intende “mettere in pratica” quanto disposto dalla recente legge sui luoghi di culto irregolari. Si tratta di “questioni amministrative” per garantire “statuto giuridico” agli edifici. Il premier egiziano invita a continuare lo studio dei dossier e concedere nuovi permessi se vi sono i requisiti.

 


Il Cairo (AsiaNews) - La regolarizzazione di oltre un centinaio di nuove chiese e luoghi di culto cristiani “è un passo positivo” e la conferma che il governo intende “mettere in pratica” quanto previsto “dalla legge sui luoghi di culto irregolari approvata un anno e mezzo fa”. È quanto sottolinea ad AsiaNews p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, commentando il via libera a 168 fra chiese e altri luoghi di culto cristiani disposto nei giorni scorsi dal comitato ministeriale.

Guidata dal premier e ministro per gli Alloggi Mostafa Madbouly, la commissione ha “legalizzato” 151 chiese; altre 17 sono in attesa di completare la documentazione necessaria. “L’approvazione - spiega il sacerdote - riguarda le chiese che finora non avevano ottenuto le autorizzazioni necessarie. Si tratta di una questione amministrativa, che mira a garantire uno statuto giuridico agli edifici” della minoranza cristiana, oggetto di recente di un sanguinoso attacco per mano di gruppi estremisti islamici.

Negli ultimi due mesi la commissione ha analizzato le condizioni delle chiese che avevano richiesto la regolarizzazione, dando il via libera durante una seduta cui erano presenti esponenti del ministero della Giustizia, delle Antichità e degli Affari col Parlamento. Il premier ha inoltre dato indicazione per continuare a studiare i dossier e procedere, se vi sono i requisiti, alla regolarizzazione di altri luoghi di culto.

Già lo scorso aprile il governo egiziano aveva autorizzato l’approvazione di 166 fra chiese e proprietà ecclesiastiche irregolari, accelerando l’iter di approvazione dei processi. Prima della riforma del 2016 in materia di luoghi di culto cristiani era difficile ottenere la documentazione necessaria per edificare chiese e case di preghiera. Secondo statistiche ufficiali, ad oggi sono state inoltrate quasi 3800 domande di sanatoria.

In una nazione di quasi 95 milioni di persone a larga maggioranza musulmana, i cristiani [soprattutto copti ortodossi] sono minoranza consistente pari al 10% circa del totale della popolazione. Fra il 2016 e il 2017 il Paese dei faraoni ha registrato una serie di attentati sanguinosi, che hanno coinvolto la stessa comunità cristiana.

In relazione agli attacchi, a metà ottobre un tribunale militare ha condannato a morte 17 persone. Il pugno di ferro delle autorità non è però servito a fermare attacchi e violenze. Il 2 novembre scorso un commando armato ha assalito un bus carico di pellegrini in una zona desertica a sud della capitale, provocando almeno 10 morti e diversi feriti.