Punjab, bruciata una chiesa pentecostale nella festa del Diwali (Video)

Il luogo di culto cristiano accoglieva oltre 250 fedeli tutte le domeniche. Attivista: “I cristiani sono come agnelli sacrificali”. Date alle fiamme copie della Bibbia, l’impianto elettrico e i mobili.


New Delhi (AsiaNews) – Una chiesa pentecostale del Punjab è stata bruciata da alcuni teppisti alla vigilia della festa indù del Diwali. Lo denuncia ad AsiaNews Shibu Thomas, fondatore del network Persecution Relief, che si occupa di difendere i cristiani discriminati in India. Poi lamenta: “In Punjab i fanatici vogliono istigare la violenza settaria. Tutto questo è sbagliato, i criminali fanno qualsiasi cosa contro i cristiani, perché nessuno li ferma. Abbiamo fatto appello al governo, affinchè arresti i colpevoli. I cristiani non dovrebbero avere paura, nessun luogo religioso dovrebbe essere attaccato. I cristiani ovunque sono come agnelli sacrificali”.

La chiesa bruciata è guidata dal pastore Satpal Singh, che dal 2007 organizza le preghiere della domenica, cui partecipano più di 250 fedeli. Si tratta della Indian Pentecostal Church of God, situata nel villaggio di Harchowal, distretto di Gurdaspur. L’attivista cristiano riferisce che “la polizia sta conducendo le indagini, ma finora non ha arrestato nessuno”.

L’incidente è avvenuto la sera del 7 novembre, quando in tutto il Paese si celebrava il Diwali, la festa delle luci, che simboleggia la vittoria del bene sul male, della luce sulle tenebre. Alcune persone tuttora ignote hanno dato alle fiamme copie della Bibbia, altri testi sacri, l’impianto elettrico, le sedie e i mobili. Per fortuna, riporta Thomas, “in quel momento non c’era nessuno, quindi non ci sono state vittime. L’incidente ci addolora molto”.

Thomas ribadisce che “la Costituzione indiana garantisce a tutti libertà di parola, di assemblea e di proclamare la propria fede”. Nehemiah CS, attivista cristiano e coordinatore in Tamil Nadu di Alliance Defending Freedom, denuncia che “simili incidenti sono frequenti in India. Le chiese vengono vandalizzate e i raduni di preghiera interrotti. Tutto questo accade nella più grande democrazia del mondo, che in teoria promuove la pace. Ogni cittadino indiano deve essere trattato in maniera uguale. È preoccupante che l’ideologia dell’Hindutva violi la Costituzione. Attaccare la minoranza cristiana è diventata un’abitudine e serve a rovinare l’armonia tra le comunità religiose per vantaggi politici”.