Uttar Pradesh, tre cristiani pentecostali arrestati per ‘conversioni forzate’
di Nirmala Carvalho

La polizia ha accolto la denuncia degli abitanti locali, che però hanno agito sulla base di semplici pettegolezzi. Sequestrati anche alcuni testi religiosi. Sajan K George: “Lo Stato è diventato il ricettacolo dell’intolleranza anti-cristiana”.


Mumbai (AsiaNews) – In Uttar Pradesh tre cristiani pentecostali sono stati arrestati con la falsa accusa di conversioni forzate. L’arresto è avvenuto il 5 ottobre scorso sulla base di meri pettegolezzi. Gli arrestati sono: Kripashankar, Vijay Prajapati e Ram Dulare Ram. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), lamenta “un’impennata di incidenti contro i cristiani in Uttar Pradesh. La polizia ha agito sulla base di semplici dicerie. Inoltre ha confiscato testi religiosi e altri libri riguardanti la comunità cristiana”.

Il caso è avvenuto nel villaggio di Abu Saidpur ed è stato registrato nella stazione di polizia di Nizamabad. I querelanti hanno sporto denuncia contro gli incontri di preghiera che si svolgevano in casa di Ram Dulare Ram, uno dei pentecostali detenuti. Secondo la popolazione, in casa del cristiano avvenivano le conversioni forzate di uomini e donne, che sarebbero stati adescati con la lettura dei testi sacri.

Sajan K George denuncia un “impetuoso aumento degli episodi contro i cristiani: pastori arrestati, incontri religiosi interrotti e fedeli terrorizzati. [L’Uttar Pradesh] è diventato il ricettacolo dell’intolleranza anti-cristiana”. L’attivista fa notare che è cresciuta anche “la sorveglianza dei raduni di preghiera da parte dei radicali, che godono della complicità della polizia”. I cristiani in India, conclude, “rappresentano una minuscola minoranza del 2,3%. I pentecostali, che si incontrano in piccole abitazioni, sono il gruppo più vulnerabile, perché essi vengono incriminati in base a meri sospetti”.