Bago, le piogge danneggiano diga: Quattro morti, 63mila persone evacuate e 85 villaggi inondati

Le forti precipitazioni hanno causato la tracimazione del bacino ed il collasso della struttura che regola il rilascio di oltre 20mila metri cubi d'acqua. Le acque si sono riversate nel fiume Sittaung, che ha inondato gli insediamenti lungo la sua riva est. Le alluvioni di luglio e agosto hanno colpito finora oltre 210mila persone e 9.900 famiglie, causando 13 morti in tutto il Paese.


Yangon (AsiaNews/Agenzie) – A causa delle inondazioni causate dal cedimento della diga di Swar Creek, quattro persone sono morte, tre disperse ed oltre 63mila evacuate da 85 villaggi di 17 frazioni dell'area di Yedashe (distretto di Taungoo). È quanto riportano i media di Stato e l'ufficio governativo della regione centrale di Bago.

Due giorni fa, le forti piogge che si sono abbattute sull’area hanno causato la tracimazione del bacino idrico per l'irrigazione ed il collasso della struttura che regola il rilascio degli oltre 20mila metri cubi d'acqua trattenuti. Le acque si sono riversate nel fiume Sittaung, che ha inondato gli insediamenti lungo la sua riva est. Funzionari locali riferiscono che al momento la quantità di acqua che scorre fuori dalla diga sta diminuendo, ma restano le preoccupazioni per l’ingrossamento del corso d’acqua.

Ieri, il Dipartimento meteorologico ha sollecitato gli abitanti di Madauk, Shwe Kyin (nei pressi dei fiumi Sittaung e Shwe Kyin) e Hpaan (vicino al Salween) a “per prendere misure precauzionali”, poiché l'acqua aveva raggiunto il livello di guardia. Tra oggi e domani, anche il fiume Bago potrebbe costituire un pericolo.

Ministri del governo, funzionari, soldati e vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di salvataggio da quando il canale di scarico della diga è esploso, allagando i villaggi e danneggiando un ponte e bloccando il traffico sull'autostrada Yangon-Mandalay. Le autorità riferiscono che circa 7mila sfollati sono stati accolti in monasteri buddisti ed aree sicure della città di Yedashe; altri 1.500 hanno trovato rifugio a Thagaya, città non interessata dal disastro.

Ko Lwin, uno degli sfollati residenti a Swa, dichiara: “Il governo regionale sta offrendo assistenza presso i centri di prima accoglienza disposti lungo le strade principali. Tuttavia, vi sono alcuni villaggi ancora inaccessibili. I militari stanno cercando di portare acqua e riso alle persone rimaste intrappolate”. U Lwin aggiunge: “Le inondazioni hanno danneggiato la maggior parte delle strade, il governo sta cercando di costruire percorsi alternativi”.

Lo stesso giorno in cui è avvenuto il collasso della diga, anche 32 villaggi e sei quartieri della città di Okpho (distretto di Tharrawaddy) sono stati allagati dalle piogge torrenziali. Da fine luglio a metà agosto, 10 comuni nei quattro distretti di Bago (Bago, Taungoo, Pyay e Thayawady) sono stati colpiti dalle alluvioni. L'Ufficio governativo della regione di Bago dichiara che su 223mila ettari di terreni agricoli, più di 55mila sono stati inondati.

Oltre 116mila abitanti di 10 città sono stati colpiti. Bago è la zona del Paese più devastata dalle alluvioni, ma anche altre regioni hanno dovuto far fronte alle inondazioni. Tra esse vi sono Magwe, Tanintharyi, Irrawaddy, Sagaing e Naypyitaw, così come gli Stati di Chin, Karenni, Karen e Mon. Secondo i dati diffusi la scorsa settimana dal Comitato nazionale per la gestione dei disastri naturali, gli allagamenti di luglio e agosto hanno afflitto finora oltre 210mila persone e 9.900 famiglie, causando 13 morti in tutto il Paese.