Hong Kong, una statua in onore di Liu Xiaobo

Un gruppo di attivisti ha svelato la scultura a Times Square. Lo spazio è visitato da molti turisti dalla Cina continentale. Lo scontento dell’amministrazione.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di attivisti di Hong Kong ha svelato oggi una statua di Liu Xiaobo, premio Nobel e icona del movimento democratico cinese, morto l’anno scorso dopo anni di galera. La scultura è stata eretta a Times Square, Causeway Bay, di fronte all’ingresso di un popolare centro commerciale.

Gli attivisti hanno chiesto all’amministrazione di Times Square che la statua rimanga fino al 13 luglio, primo anniversario della morte di Liu Xiaobo. Condannato a 11 anni per “sovversione contro lo Stato” a causa di alcuni articoli da lui scritti sulla democrazia,  Liu è stato lasciato morire in prigione per un cancro al fegato.

La statua, alta 1,5 metri, è il risultato di una donazione di un cittadino anonimo. Gli attivisti avevano posto un busto di Liu Xiaobo nella medesima posizione il 31 maggio, in attesa della veglia del 4 giugno in memoria della strage di piazza Tiananmen.

La scelta del luogo non è casuale: Times Square è spesso area di passaggio di turisti dalla Cina continentale. “Non molti di loro hanno sentito parlare di Liu Xiaobo a causa della censura in Cina”, commenta Avery Ng Man-yuen, leader della Lega dei democratici.

L’installazione della statua ha provocato scontento, in particolare da parte del proprietario dell’amministrazione del centro commerciale, che gestisce lo spazio pubblico sin dal 1992.

Tsang Kin-shing, un altro attivista, commenta: “Non abbiamo intenzione di violare alcuna legge, ma solo di commemorare Liu e chiedere il rilascio di Liu Xia”. Tsang si riferisce alla vedova di Liu Xiaobo, agli arresti domiciliari dal 2010 e afflitta da una grave depressione. Da tempo, personalità di tutto il mondo chiedono il rilascio della donna, e che le sia concesso di curarsi all’estero. Gli attivisti di Hong Kong hanno di recente lanciato una petizione a livello mondiale per chiedere la sua liberazione al presidente cinese Xi Jinping.