Elezioni in Iraq, leader cristiano: ombra di brogli, giusto il conteggio manuale dei voti

Il Parlamento irakeno ha approvato una mozione che impone di ricontare le schede. Al centro della polemica il voto delle macchine elettroniche. Yonadam Kanna: Approccio “corretto” per dissipare “i dubbi” e garantire “fiducia” nelle istituzioni. Un'esplosione scuote Sadr City a Baghdad, ma sembra esclusa la pista terrorismo. 

 


Baghdad (AsiaNews) - La decisione di procedere a una verifica dei voti è “un approccio corretto” perché, in queste settimane, sono emersi “diversi dubbi” attorno alla legittimità e alla regolarità del voto elettronico che “ha causato non pochi problemi”. È quanto sottolinea ad AsiaNews il parlamentare cristiano Yonadam Kanna, leader dell’Assyrian Democratic Movement, e membro della Commissione parlamentare sul Lavoro e gli affari sociali. Egli è membro del Parlamento uscente, che resterà in carica sino a fine mese in attesa che vengano ufficializzati i risultati delle recenti elezioni.

Tuttavia, come conferma lo stesso leader cristiano “vi sono sospetti di frodi, brogli e irregolarità, per questo si è deciso di procedere con il voto manuale”. Una scelta dettata dall’intenzione di inviare un preciso segnale agli elettori e ai cittadini, nella direzione di una “maggiore fiducia” verso le istituzioni. 

Ieri il Parlamento irakeno ha approvato una mozione che impone di ricontare, questa volta a mano, scheda per scheda, i voti delle elezioni politiche del 12 maggio scorso, che hanno visto la vittoria del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr e del suo movimento populista e anti-sistema. Di recente erano emerse con insistenza voci di brogli e contestazioni, che avevano spinto il governo a formare una commissione di inchiesta e a rimandare l’ufficializzazione dei risultati. 

Nei giorni scorsi i deputati hanno cambiato i vertici della commissione elettorale e annullato i voti degli irakeni all’estero e degli sfollati interni. Lo stesso premier uscente Haider al-Abadi, terzo con la sua coalizione Nasr, ha parlato di violazioni “senza precedenti” che inficiano la regolarità del voto e accusa la commissione di “non aver preso le misure necessarie” per scongiurare irregolarità. 

Al centro della contesa le macchine per il voto elettronico (nella foto) utilizzate il 12 maggio scorso per la prima volta nella storia del Paese. Al momento non è possibile prevedere se la decisione di ricontare i voti porterà modifiche; tuttavia, Yonadam Kanna crede che potranno esserci delle sorprese e non esclude qualche “cambiamento” nel numero dei voti e nei nomi dei parlamentari eletti. 

“Tutti e tre i poteri dello Stato, esecutivo, legislativo e giudiziario - sottolinea - concordano sulla necessità di procedere al conteggio. Anche fra i parlamentari cristiani eletti vi potrebbero essere delle novità, anche se resta una insoddisfazione di fondo perché il voto delle minoranze non ha goduto della giusta importanza”. 

Nella notte, intanto, una forte esplosione nel quartiere di Sadr City, a Baghdad, ha causato la morte di almeno 16 persone e il ferimento di altre decine. Secondo alcuni testimoni sarebbe saltato in aria un deposito di armi. Le forze di sicurezza hanno aperto un’inchiesta per risalire alle cause e individuare i responsabili. Fonti locali, dietro anonimato, riferiscono che dietro l’esplosione di sarebbero armi pesanti, fra cui un lancia granate, conservate all’interno di un'abitazione privata. 

“Questo episodio non ha alcuna relazione con la questione sicurezza o il pericolo di attentati. Non si è trattato, con tutta probabilità, di una azione terroristica. È ragionevole pensare - conclude il leader cristiano - che si sia trattato di un incidente dovuto a mancata attenzione”.(DS)