Uttarakhand, un poliziotto salva un musulmano dagli indù. Minacciato di morte (Video)

L’agente Gagandeep Singh è di religione sikh. L’incidente è avvenuto vicino ad un tempio indù nella città di Ramnagar. Radicali indù volevano linciare il musulmano perché in compagnia di una ragazza indù. Il fedele islamico accusato di “love jihad”, cioè di sedurre ragazze indù per convertirle.


Lucknow (AsiaNews/Agenzie) – Ha salvato un giovane musulmano da una folla di indù che voleva linciarlo e per questo riceve minacce di morte. È la vicenda di Gagandeep Singh, un poliziotto di religione sikh dell’Uttarakhand, diventato un eroe sui social media per aver protetto un ragazzo dalla furia di nazionalisti radicali indù. Fonti della polizia lamentano però che da quando l’agente è diventato famoso e ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, egli è in pericolo di vita.

L’incidente è avvenuto il 23 maggio vicino ad un tempio indù nella città di Ramnagar, nel distretto di Nainital. Qui il giovane musulmano aveva appuntamento con la sua ragazza di religione indù. Una folla di radicali appartenenti all’organizzazione ultranazionalista Vishwa Hindu Parishad e alla sua ala giovanile militante Bajrang Dal hanno chiesto all’uomo di mostrare la carta d’identità. Scoperta la sua confessione religiosa, lo hanno accusato di “love jihad” e volevano linciarlo. Con il termine “love jihad” i nazionalisti definiscono la presunta cospirazione da parte dei fedeli dell’islam di forzare le donne indù alla conversione ai dettami del Corano attraverso pratiche di seduzione.

Coprendolo con il suo corpo, il poliziotto Singh ha impedito l’assalto. Per questo da molti è stato definito un “eroe modello”. Da parte sua, egli ha detto: “Stavo solo facendo il mio lavoro. Avrei fatto lo stesso anche se non avessi indossato l’uniforme. Tutti gli indiani dovrebbero fare altrettanto”.

Il suo gesto però non è piaciuto ai nazionalisti, che lo hanno accusato di “comportamento indecente”. I colleghi che lavorano insieme a Gagandeep Singh riferiscono che dopo le minacce, egli è stato mandato in congedo.

Ad esporsi contro l’agente, anche alcuni politici locali di spicco. Tra questi, Rakesh Nainwal, leader del Bjp (Bharatiya Janata Party), che afferma: “È sbagliato che queste persone (uomini musulmani) portino le ragazze indù nei nostri luoghi di culto, nonostante sappiano che si tratta di un tempio e di un luogo sacro”. Secondo un altro esponente del Bjp, il musulmano avrebbe offeso il sentimento religioso degli indù.