Quetta, cristiani uccisi dallo Stato islamico. Minacce alla chiesa metodista
di Kamran Chaudhry

I fedeli colpiti mentre viaggiavano su un rick-shaw; ucciso anche l’autista. Continuano le intimidazioni alla Chiesa metodista colpita da due attentatori lo scorso dicembre. “Colpire e uccidere le minoranze religiose è diventata una moda”.


Lahore (AsiaNews) – Quattro cristiani di Quetta sono stati uccisi in un attacco rivendicato dallo Stato islamico. L’aggressione è avvenuta nel Lunedì dell’Angelo, in un quartiere a maggioranza cristiana della città nella provincia pakistana del Balochistan. Ad AsiaNews il rev. Simon Bashir, pastore della Bethel Memorial Methodist Church, colpita lo scorso dicembre da due attentatori che hanno fatto nove vittime e più di 40 feriti, denuncia che i cristiani continuano a subire minacce.

I fedeli sono stati aggrediti mentre si trovavano su un rick-shaw. Tra i morti, anche l’autista, Perwaiz Masih, anch’egli di fede cristiana. Il rev. Bashir riporta che “i cattolici stavano andando in una gelateria. Sehr, una bambina di 9 anni, è stata ferita da un proiettile alla gamba ma è sopravvissuta”. I funerali dell’autista del rick-shaw si sono svolti ieri, mentre le salme degli altri tre sono state trasportate all’aeroporto di Lahore.

Negli ultimi anni la città del Balochistan è stata teatro di diversi attentati. Oltre a quello contro la chiesa metodista, nel 2016 i terroristi hanno disseminato morte e distruzione anche in una scuola di polizia e in un ospedale.

Il pastore lamenta che dopo l’attacco alla chiesa, le minacce non sono cessate. “A gennaio – riferisce – qualcuno ha marchiato con una X le colonne della nostra chiesa. Abbiamo cancellato i segni dopo aver scattato delle foto e abbiamo allertato la polizia. Diverse famiglie hanno ricevuto telefonate anonime che affermavano che le violenze non avrebbero risparmiato nemmeno i cani dei cristiani”. Il reverendo aggiunge che “la polizia mi ha consigliato di rimanere al coperto dopo le preghiere pasquali. Il governo del Balochistan ha stanziato 26,4 milioni di rupie [più di 185mila euro, ndr] per le vittime dell’attentato, ma la nostra chiesa deve essere ancora riparata e necessita di essere protetta con filo spinato e mura più alte”.

P. Emmanuel Yousaf Mani, direttore nazionale della Commissione nazionale Giustizia e pace, sostiene che “la tragedia ha spento lo spirito della Pasqua in tutto il Paese. Colpire e uccidere le minoranze religiose è diventata una moda. Le autorità devono mettere un freno a tutto questo e provare a ripristinare la pace. Le nostre celebrazioni religiose rimangono un bersaglio per i terroristi”.