Colombo: ricordando Lasantha Wickremetunga, il giornalista cristiano ucciso nel 2009
di Melani Manel Perera

È stato freddato in pieno giorno. Le indagini giunte alla fase finale. Il fratello: “La giustizia non deve essere fatta per ‘favore’, ma per prevenire che in futuro accadano come simili”.


Colombo (AsiaNews) – Lasantha Wickremetunga, il giornalista cristiano freddato in pieno giorno a Colombo nel 2009, “è stato assassinato in un clima di impunità, quando l’apatia regnava tra le persone”. Lo sostiene con rammarico Lal Wickremetunga, fratello del famoso direttore del quotidiano Sunday Leader che aveva criticato con asprezza l’ex presidente Mahinda Rajapaksa. In un elogio funebre letto dalla figlia Raisa durante la commemorazione per il nono anniversario della morte, l’uomo esprime “rammarico per come il governo sta portando avanti le indagini sull’omicidio, compiuto sotto la luce del sole”. “Abbiamo perso la speranza – aggiunge – per il modo in cui l’attuale amministrazione sta gestendo l’inchiesta”.

Wickrematunga è stato ucciso l’8 gennaio 2009 da due sconosciuti mentre si recava a lavoro. Sul suo quotidiano aveva criticato il governo per la diffusa corruzione, la guerra contro le Tigri Tamil e le violazioni dei diritti umani. L’omicidio del direttore ha scatenato le proteste di colleghi giornalisti, operatori dei media e pubblica opinione, che accusavano l’esecutivo di connivenza con gli assassini e di minacciare la libertà di stampa nel Paese. Il giornalista cristiano ha ricevuto postumo anche il World Press Freedom Prize assegnato dall’Unesco a coloro che si battono per la libertà di stampa e di espressione.

Nella sua lettera, il fratello Lal lamenta che “i colpevoli non sono stati assicurati alla giustizia e le indagini sono tutt’altro che concluse. La giustizia non deve essere fatta per ‘favore’, ma per prevenire che in futuro accadano come simili”. “Se si lasciano a piede libero – aggiunge – i colpevoli dell’omicidio, potrebbe persino accadere che in futuro uno dei sospettati venga eletto presidente o primo ministro”.

Per quanto riguarda lo stato delle indagini, esse sono giunte alla fase finale. Il presidente Maithripala Sirisena, appena eletto, aveva assicurato pieno sostegno del suo governo nella risoluzione della vicenda. Di recente il premier Ranil Wickremasinghe ha ribadito che “le autorità puniranno i colpevoli”.

Intervenendo nella cerimonia, Raisa denuncia che l’assassinio dello zio “è stato chiaramente premeditato. Egli è stato colpito in pieno giorno a Colombo, vicino ad un posto di blocco dell’Aviazione e ad una zona di massima sicurezza”. “Ricordiamo Lasantha – ha concluso Lal nell’elogio funebre – che ha rivoluzionato il contesto giornalistico dello Sri Lanka, in un periodo in cui non importava a nessuno. Egli era coraggioso, impegnato e risoluto nel suo obiettivo di sradicare la corruzione all’interno delle sale del governo”.