Cristiani palestinesi bruciano foto di Donald Trump: ‘Gerusalemme, nostra terra’

Sulle foto, alcuni slogan: “Muovi l’ambasciata nella tua terra, non nella nostra”. Trump avrebbe telefonato al re di Giordania e a Mahmoud Abbas per comunicare la sua intenzione di spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme.


Betlemme (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di cristiani palestinesi hanno bruciato alcune foto di Donald Trump inscenando una protesta in previsione della possibile decisione del presidente Usa di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Da giorni vi sono voci che Trump darà il via per muovere l’ambasciata Usa da Tel Aviv, la capitale di Israele universalmente riconosciuta, a Gerusalemme, rivendicata come capitale “eterna” dallo Stato di Israele. Ma anche i palestinesi guardano a Gerusalemme est come la loro capitale per un futuro Stato.

Il gruppo si è radunato vicino alla piazza della Mangiatoia, nella città dove Gesù è nato, con cartelli su cui erano scritti slogan del tipo: “Muovi l’ambasciata nella tua terra, non nella nostra”; “Trump: tieni il tuo populismo fuori da Gerusalemme”; “Gerusalemme, cuore della Palestina, non è da negoziare”.

Le voci di questi giorni hanno già provocato le critiche dei Paesi arabi, dell’Unione europea, di vari Paesi islamici. Ieri Trump avrebbe telefonato al re di Giordania e all’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, comunicando loro la sua intenzione.

Il consolato Usa a Gerusalemme ha ordinate al suo personale e alle loro famiglie di evitare di visitare la città vecchia o la West Bank e consiglia agli americani in generale di evitare luoghi dove vi è consistente presenza militare o di polizia.