Consiglio di sicurezza Onu sulla Corea del Nord: Guerra, sanzioni, dialogo

Ambasciatrice Usa: Pyongyang sta supplicando per una guerra. La pazienza degli Usa “non è senza limiti”. Per Cina e Russia occorre frenare che fanno crescere la tensione. Stop alle esercitazioni militari congiunte in cambio di dialogo con il Nord. Putin al telefono con Moon Jae-in. Trump propone vendita di armi alla Corea del Sud.


New York (AsiaNews) - Alla riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu per affrontare la nuova crisi nordcoreana, si sono scontrate diverse posizioni. La più “guerriera” è quella degli Stati Uniti. Nel suo intervento l’ambasciatrice Nikki Haley ha detto che con il nuovo e potente esperimento nucleare condotto due giorni fa, Pyongyang “sta supplicando per una guerra”. “La guerra - ha aggiunto - non è qualcosa che gli Stati Uniti vogliono… Non la vogliamo, ma la pazienza del nostro Paese non è senza limiti”.

Da tempo gli Stati Uniti affermano che “tutte le opzioni” anche quella di un’operazione militare “sono sul tavolo”.

Secondo l’ambasciatore cinese Liu Jieyi, “il problema della penisola [coreana] va risolto in modo pacifico. La Cina non permetterà mai il caos e la guerra sulla penisola”. La proposta cinese è che Seoul e Washington fermino le esercitazioni militari congiunte in cambio del congelamento dei programmi di armamento di Pyongyang. Il Nord vede nelle esercitazioni militari delle prove di invasione e ha chiesto al Consiglio di sicurezza un incontro per discutere su questo tema.

Vassily Nebenzia, ambasciatore russo, sulla linea cinese, ha dichiarato che le soluzioni militari non possono risolvere le problematiche della penisola coreana e che vi è un “bisogno urgente di mantenere la mente fredda” e “frenare ogni azione che può far crescere la tensione”.

Per la Haley “il tempo della diplomazia è quasi esaurito” ed entro l’11 settembre gli Usa chiedono una risoluzione. La loro proposta sarà fatta circolare in settimana. È probabile che il documento esiga nuove e più pesanti sanzioni verso Pyongyang, compreso un embargo sul petrolio che potrebbe colpire in profondità l’economia del Nord.

A margine dell’incontro a New York, un portavoce del Kremlino ha dichiarato che è facile parlare di guerra per le nazioni lontane dalla regione [con chiaro riferimento agli Usa], ma che i Paesi nella regione hanno bisogno di essere più contenuti.

Intanto, il presidente Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Sud, Moon Jae-in. Anche il presidente Usa Donald Trump ha parlato al telefono con Moon proponendogli di incrementare l’acquisto e lo spiegamento di armamenti a Seoul.