Sisma in Sichuan: 20 morti. L’offerta di aiuto di Hong Kong e Taiwan

Migliaia di sfollati hanno preferito dormire all’aperto e non in luoghi chiusi, a causa delle scosse di assestamento. Fra i feriti vi sono stranieri da Francia, Corea del Sud e Canada. Il capo dell’esecutivo di Hong Kong pronta a sostenere l’impegno di ricostruzione. La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, offre assistenza nelle opere di salvataggio.


Chengdu (AsiaNews/Agenzie) - Il terremoto che ha colpito due giorni fa il nord del Sichuan ha fatto 20 morti e 263 feriti. Lo hanno confermato oggi le autorità, insieme alla notizia che decine di migliaia di persone vengono trasportate in luoghi sicuri.

Il sisma ha colpito una zona turistica molto popolare, l’area di Jiuzhaigou, dove il giorno prima erano arrivati quasi 40mila turisti. Fra i feriti vi sono anche alcuni turisti stranieri provenienti da Francia, Corea del Sud e Canada.

A causa di diverse scosse di assestamento prodottesi ieri, la notte scorsa molti degli sfollati non hanno voluto dormire in luoghi chiusi, ma hanno passato la notte all’aperto. L’lettricità è tornata a funzionare, come pure le comunicazioni essenziali. L’aeroporto locale non è mai stato chiuso.

I governi di Hong Kong e Taiwan hanno offerto assistenza per i superstiti. Carrie Lam, capo dell’esecutivo di Hong Kong, al presente in visita a Pechino, ha detto che la sua città è pronta a sostenere l’impegno per la ricostruzione.

In un tweet, la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen ha scritto che l’isola è desiderosa di offrire assistenza nelle operazioni di salvataggio. La proposta serve anche a stemperare la tensione sui due lati dello Stretto: Pechino ha interrotto i contatti ufficiali con l’isola nel giugno dello scorso anno, dopo la vittoria di Tsai alle elezioni presidenziali.

La banca centrale cinese ha dichiarato oggi che essa riprenderà a funzionare nell’area colpita nel più breve tempo possibile, per garantire sostegno finanziario alle operazioni di soccorso e alla ricostruzione.