Mons. Michael Yeung si insedia come nuovo vescovo di Hong Kong

Il nuovo pastore ha preso oggi possesso della cattedra. Presenti i vescovi emeriti card. John Tong e card. Joseph Zen, l’attuale governatore del territorio, Carrie Lam, insieme a rappresentanti delle Chiese cristiane. Nell’omelia, mons. Yeung ha sottolineato che “senza la croce non siamo discepoli del Signore”. L’impegno per “guarire le relazioni” coi fedeli e nelle famiglie. L’attenzione alla povertà economica, ma anche a quella spirituale, gli anziani e i giovani. Hong Kong deve preoccuparsi non solo di economia, ma anche di educazione, case, ambiente, riforme politiche. Il video della cerimonia.


Hong Kong (AsiaNews) - Mons. Michael Yeung, nominato nuove vescovo ordinario di Hong Kong lo scorso 1° agosto da papa Francesco, si è insediato oggi sulla cattedra episcopale della diocesi con una cerimonia e una messa che ha visto la partecipazione di almeno 1000 fedeli. Alla cerimonia iniziata alle 15 (ora locale), hanno assistito anche rappresentanti delle comunità cristiane protestanti presenti nel Territorio. Presenti anche i due cardinali, entrambi vescovi emeriti della diocesi, il card. John Tong e il card. Joseph Zen, oltre al vescovo ausiliare mons. Joseph Ha e al vescovo di Macao, mons. Stephen Lee Bun Sang.

Un centinaio di sacerdoti hanno accompagnato la processione nella folla di fedeli che ha assiepato le navate della cattedrale. Nei posti d’onore erano presenti anche l’attuale capo dell’esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, affiancato da Donald Tsang, anche lui ex capo dell’esecutivo.

La cerimonia si è svolta in cinese (cantonese) e in inglese. Dopo l’introduzione e una breve esortazione il vescovo emerito, card. John Tong, ha accompagnato mons. Yeung alla cattedra lasciandogli il posto. Subito dopo il nuovo vescovo ha ricevuto l’obbedienza dei sacerdoti, dei missionari, dei religiosi e religiose, dei laici e dei giovani, con la loro promessa di conservare l’unità della comunità e di lavorare per l’evangelizzazione della società.

Mons. Yeung, commosso e impacciato, si è avvicinato a loro e mentre tutti si inchinavano - in stile cinese - davanti all’autorità, egli li ha abbracciati uno ad uno.

Nell’omelia, pronunciata in cinese e poi in inglese, mons. Yeung ha ringraziato i due vescovi emeriti per la loro testimonianza e le autorità e i fedeli per la loro presenza alla celebrazione.

Poi, riferendosi al vangelo della messa (quella della Festa della Trasfigurazione di Gesù), egli ha citato papa Benedetto XVI e papa Francesco, sottolineando che “senza la croce non siamo discepoli del Signore”. Egli ha poi tracciato l’orizzonte della sua missione e della diocesi, nel mostrare “compassione e nell’accompagnare” gli ultimi, gli abbandonati, i perduti (“the last, the least, the lost”. La povertà che occorre accogliere non è solo quella economica, ma anche quella spirituale, di coloro che non sono amati e non sono accolti. Non vi sono stati riferimenti alla Cina o alla Chiesa in Cina.

“Guarire le relazioni” con i fedeli e nelle famiglie è il compito quotidiano del pastore, ha ancora sottolineato. Fra i rapporti che abbisognano di maggiore attenzione egli ha citato gli anziani, molti dei quali sono abbandonati, senza casa, in difficili situazioni economiche. Ma ha anche citato i giovani, ricordando che essi stanno soffrendo di abbandono, vivono il rifiuto dell’autorità, la mancanza di speranza.

La popolazione del territorio di Hong Kong, ha concluso, deve preoccuparsi non solo dell’economia, ma anche delle case, dell’educazione, dell’ambiente, delle riforme politiche.

Per il video della cerimonia, vedi: https://www.youtube.com/watch?v=zZ6lVACpUAM