Thien An, cinque ordinazioni sacerdotali nonostante le persecuzioni del regime
di Thanh Thuy

Il vescovo di Kontum in visita pastorale al monastero. L’amministrazione locale intende requisire l’area e l’annessa struttura. Il monastero spesso oggetto degli attacchi di teppisti e polizia.


Hanoi (AsiaNews) – Mons. Michael Hoàng Đức Oanh, vescovo della diocesi di Kontum, si è recato in visita al monastero benedettino di Thiên An, dove il 4 aprile scorso ha officiato l’ordinazione di cinque religiosi. Il luogo di culto è al centro di una dolorosa disputa con il regime comunista, che da tempo mira ad impossessarsi degli oltre 110 ettari di foresta protetta e sradicare la pratica religiosa.

Mons. Hoàng si è fermato a pregare presso la “collina dell’angoscia” dell’Ordine, profanata tempo fa da alcuni teppisti inviati dalle autorità di Huế City, nella provincia di Thừa Thiên Huế. Il vescovo aveva invitato alla visita anche p. Thadeus Nguyễn Văn Lý, p. Peter Nguyễn Văn Giải e p. Peter Phan Văn Lợi, importanti personalità nella lotta per la giustizia, i diritti umani e la libertà religiosa in Vietnam.

Tuttavia, solo p. Thadeus Lý ha potuto recarsi al monastero di Thien An. Gli otto anni passati nelle prigioni del regime comunista, e altri cinque agli arresti domiciliari, non hanno scalfito la fede e il coraggio dell’anziano sacerdote. Le autorità locali hanno invece impedito di partecipare alla cerimonia a p. Peter Phan Văn Lợi, agli arresti domiciliari da 40 anni.

Durante la sua visita pastorale, mons. Hoàng ha condiviso le proprie esperienze missionarie, esortando i fedeli e i religiosi di Thiên An e curare le ferite sanguinanti del popolo vietnamita, a pregare e comportarsi secondo i valori cristiani. Il vescovo ha poi celebrato la Messa per l’ordinazione di cinque religiosi nella cappella del monastero.

Nel corso della funzione, il vescovo ha richiamato tutte le persone presenti ad annunciare la Buona Novella al mondo. In particolare, ha invitato i giovani a rispondere alla chiamata del Signore, e a dedicare la loro vita alla missione di evangelizzazione e di consacrazione a Dio. Mons. Hoàng ha infine invitato i fedeli ad esprimere la fede in qualsiasi situazione e a tener viva la speranza nel giorno della Risurrezione.

Il monastero benedettino di Thiên An, nell’arcidiocesi di Huế, è stato fondato il 10 giugno 1940 da alcuni missionari francesi. La struttura è visitata dai fedeli e ospita sacerdoti, suore, religiosi e seminaristi che svolgono attività pastorale (al servizio di cattolici e fedeli di altre religioni), in tre diverse chiese della città. L’arcidiocesi di Hue, che comprende due province, conta circa 70mila fedeli e 78 parrocchie.

Nel 1998 il vice primo ministro Nguyen Cong Tan firmò l’ordine di esproprio dei terreni adiacenti al monastero. Da anni l’amministrazione locale intende requisire l’area e l’annessa struttura, per metterla a disposizione di un’agenzia di viaggi. Il monastero è spesso oggetto degli attacchi di teppisti assoldati dalle autorità locali per impaurire i cattolici e convincerli ad abbandonare l’area. A questi si aggiungono i raid di poliziotti che, a più riprese, hanno fatto irruzione nella struttura e minacciato di occuparla.

Ogni giorno gruppi di delinquenti locali cercano di disturbare le funzioni, molestando e minacciando le centinaia di religiosi. Sostenuti e tutelati dal governo, i vandali sono soliti infastidire i fedeli e i visitatori con parole volgari e blasfeme. Tuttavia, la legge vietnamita riconosce il monastero di Thiên An come un luogo di culto destinato alla pratica religiosa. Esso ha contribuito con molti progetti sociali e culturali allo sviluppo della zona, insieme a iniziative di protezione dell’ambiente, tutela della salute e conservazione di una foresta protetta.