Jakarta, capo della polizia: la fatwa contro i Babbo Natale è illegale
di Mathias Hariyadi

Il generale Tito Karnavian ha invitato i cittadini a ignorare il divieto di vestirsi in modo natalizio durante le festività. A causa dell’editto pubblicato dal Consiglio degli ulema (Mui), diversi commercianti sono stati minacciati da estremisti islamici perché chiedevano ai propri dipendenti di indossare gadget natalizi.


Jakarta (AsiaNews) – La fatwa emessa dal Consiglio degli ulema indonesiani (Mui) non ha alcun valore legale e sia la polizia che i cittadini non devono considerarla come una legge da rispettare. Lo ha detto il generale Tito Karnavian, capo della polizia, richiamando in modo pubblico due responsabili regionali della forze dell’ordine che avevano appoggiato il divieto imposto dal Mui ai musulmani di indossare abiti natalizi.

Con la pubblicazione, il 14 dicembre scorso, dell’editto numero 56/anno 2016, l’organismo degli ulema ha affermato che è haram (proibito) fare uso di oggetti non islamici durante il periodo natalizio. Per questo vestirsi da Babbo Natale o indossare gadget natalizi è vietato in modo assoluto. Seguendo i dettami del Mui, alcuni gruppi di integralisti, membri del Fronte di difesa islamico (Fpi), hanno organizzato dei raid a Surabaya (East Java) e Bekasi (West Java) contro negozi che chiedevano ai propri commessi di vestirsi in modo natalizio.

Il generale Karnavian si è scagliato contro l’editto e queste dimostrazioni di intolleranza, affermando che devono essere tutelati il pluralismo e lo spirito di tolleranza religiosa che stanno alla base dell’Indonesia: “Ho ordinato ai capi della polizia di Bekasi e Kulon Progo – ha aggiunto – di impedire la diffusione di volantini a sostegno della fatwa del Mui”.

Nei giorni scorsi Umar Surya Fana, capo della polizia di Bekasi, aveva stampato dei dépliant che “spiegavano” l’editto del Mui, facendo pressioni sui commercianti locali di non forzare i dipendenti non cristiani a usare gadget natalizi per attirare clienti. L’appoggio della polizia ha incoraggiato le frange estremiste e ieri alcuni membri del Fpi di Surabaya hanno minacciato gli esercenti sotto la protezione degli agenti.

Questi brutti episodi, ha detto Karnavian “sono stati innescati dall’editto del Mui. La fatwa è stata usata da questi gruppi radicali come base per compiere raid e altri gesti di pressione nei supermercati”. Il generale non solo ha richiamato i capi della polizia, ma ha anche intimato loro di contrastare i facinorosi: “Se essi usano la forza, allora siete costretti a livello legale a portarli di fronte alla giustizia, senza compromessi”. Il capo della polizia ha anche dichiarato che discuterà della materia con i vertici del Mui, “sollecitandoli a pubblicare deliberazioni serie che proteggano lo spirito di tolleranza”.

Il 18 dicembre scorso, il pastore protestante Jan S. Aritonang ha invitato gli ulema ha discutere della vicenda, per capire i motivi dell’editto: “Non c’è mai stato un accordo – ha detto – fra le denominazioni cristiane che questi addobbi e icone [natalizie] siano oggetti legati al cristianesimo. La diffusione di questi ‘prodotti’ non ha nulla a che fare con la fede cristiana ed è collegata solo al mercato e alle attività commerciali”.