Punjab, cristiana uccisa a colpi d’ascia: era “sospettata” di aver profanato un testo sacro sikh
di Nirmala Carvalho

Balwinder Kaur soffriva di ritardi mentali a causa di una scossa elettrica. Lo scorso anno era stata denunciata per essere entrata in ciabatte in un luogo di culto. È stata colpita più volte sotto il ginocchio ed è morta dissanguata dopo quattro ore di agonia.


Mumbai (AsiaNews) – In Punjab una donna cristiana di 55 anni è stata uccisa a colpi d’ascia da alcuni uomini non ancora identificati, con la presunta accusa di aver profanato il Guru Granth Sahib, testo sacro della religione sikh. La vittima si chiamava Balwinder Kaur e soffriva di ritardi mentali. Ad AsiaNews mons. Franco Mulakkal, vescovo di Jalandhar, afferma: “Dio, perdona loro perchè non sanno quello che fanno. Tutte le prove indicano che in Punjab avvengono persecuzioni”.

L'omicidio è avvenuto l’11 settembre scorso nel villaggio di Veroke, intorno alle 12.30 (ora locale). Gli aggressori si sono radunati davanti all’abitazione della donna, hanno bussato alla porta d’ingresso, l’hanno trascinata fuori e colpita più volte con l’ascia. Harkamal Preet Singh Khakh, sovrintendente di polizia di Amritsar, ha riferito che Kaur è morta dissanguata per le ferite riportate.

Le indagini hanno confermato che ha resistito per quattro ore prima di morire. La polizia ha dichiarato che gli assalitori hanno inferto numerose ferite al di sotto del ginocchio, forse per rallentare il decesso, quando invece “avrebbero potuto accoltellarla a morte subito”.

La donna nel 2015 era stata colpita in modo accidentale da una scarica elettrica, che le ha provocato un ritardo mentale.

Gli agenti sospettano che dietro l’omicidio ci siano i radicali sikh. Kaur lo scorso anno era stata denunciata per essere entrata con le ciabatte in un gurudwara (luogo di culto sikh).