Karelia, Testimoni di Geova maltrattati per letteratura “estremista”

I fedeli di due comunità, Petrozavodsk e Kostomuksha sono stati assaliti, gettati a terra, picchiati. Secondo i fedeli il materiale pericoloso è stato “piantato” dalla polizia per far chiudere le comunità.


Mosca (AsiaNews/RRN) – Due comunità dei Testimoni di Geova della Karelia hanno subito il raid delle forze dell’ordine e sono state malmenate perché “trovate in possesso” di pubblicazioni “estremiste”.

Il fatto è avvenuto il 28 luglio scorso, ma il ministero degli interni ha confermato solo due giorni fa, parlando sul suo sito di una perquisizione che ha portato alla “scoperta di documenti estremisti”.

Secondo i Testimoni di Geova, invece, il raid è stato violento e ha coinvolto la polizia, insieme alla pubblica sicurezza in due città della Karelia, Petrozavodsk e Kostomuksha. Le forze dell’ordine sono intervenute durante il servizio di preghiera e dopo aver sequestrato i telefoni, hanno gettato i presenti a terra, immobilizzati con le ginocchia, picchiati e scalciati. Dopo la verifica dei documenti, in piena notte, i fedeli sono stati lasciati andare. Ma in entrambe le comunità sono state trovate pubblicazioni “estremiste”. Secondo i Testimoni di Geova, esse sono state “piantate” dalla polizia.  Il materiale scoperto serve come base alla polizia per aprire un’inchiesta e far chiudere le comunità.

Tra le minoranze religiose presenti sul territorio dell'ex Urss, i TdG sono fra quelle più vessate. Presenti con circa 200mila fedeli, sparsi in tutta la Federazione russa, sono accusati di settarismo, "estremismo religioso", "incitamento all'isolamento sociale" e a comportamenti che minano l'armonia della società.