Corea del Sud: aumentati di 5 volte in 20 anni i suicidi tra gli anziani

Solitudine, difficoltà economiche e inadeguato sistema previdenziale le cause principali.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Aumentano i suicidi tra gli anziani nella Corea del Sud. Sotto accusa la difficoltà di adattamento ai cambiamenti sociali, le difficoltà economiche e l'inadeguato sistema di previdenza sociale.

La percentuale di suicidi tra gli anziani è aumentata di oltre 5 volte in 20 anni. Nel 2003, tra chi supera i 65 anni, ci sono stati 72,5 suicidi ogni 100 mila deceduti, riferisce l'Ufficio nazionale di statistica. La percentuale globale è di 15 suicidi su 100 mila decessi. Nello stesso anno, 2.760 sudcoreani oltre i 65 anni si sono uccisi: più di 7 al giorno.

Nel 1983 i suicidi tra gli anziani erano 14,3 ogni 100 mila decessi. Nel 2002 sono stati 55,8 ogni 100 mila e nel 2001 furono 42,2.

Secondo gli operatori sociali, gli anziani non si adattano al mutamento della famiglia: in Corea del Sud si sta passando dalle famiglie estese a quelle nucleari; i giovani si prendono sempre meno cura  dei genitori anziani."I giovani si aspettano che il governo si prenda cura dei loro genitori – spiega Seok Jae-eun, funzionario dell'Istituto coreano per la salute e le questioni sociali – ma la Corea non possiede le necessarie infrastrutture."

La Corea del Sud dispone di limitati fondi per la previdenza sociale. Gli anziani che vivono da soli sono il triplo di quelli che vivono con altre persone e questo numero aumenta per il venire meno delle famiglie estese. I suicidi sono 1,5 volte più frequenti tra gli uomini rispetto alle donne.

I media riportano con periodicità i casi più tragici. All'inizio del 2005 una coppia di coniugi ottantenni ha cercato di porre fine alla vita bevendo veleno, dopo avere lasciato scritto che non volevano essere di peso ai figli. Il marito è sopravvissuto ma la moglie è morta.