Kerry e Zarif per attuare l’accordo nucleare. Negli Usa c’è chi frena

L’incontro è avvenuto nella sede Onu di New York. Gli Usa non hanno ancora tolto il divieto nell’uso del dollaro per l’Iran. In questo modo Teheran non può ricevere crediti per 100 miliardi accumulati in questi anni. Allo stesso tempo, banche e compagnie europee sono timorose nell’aprire contratti con Teheran perché temono multe da parte degli Stati Uniti.


New York (AsiaNews) – Il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro iraniano degli esteri Mohammad Javad Zarif si sono incontrati ieri per due ore e mezza per discutere di come attuare in pieno l’accordo nucleare che l’Iran ha firmato lo scorso luglio con le grandi potenze. Nei giorni scorsi Teheran si è lamentata perché pur obbedendo alle direttive degli accordi e pur avendo fermato l’arricchimento dell’uranio nelle sue centrali, non riceve ancora alcun beneficio economico perché le sanzioni sono di fatto ancora in atto.

Sebbene molti Paesi – soprattutto europei – sono disponibili e pronti a firmare contratti economici con l’Iran, le banche occidentali e le compagnie assicurative sono restie a stabilire nuovi rapporti economici.

Il problema risiede nel fatto che gli Stati Uniti non hanno ancora tolto le restrizioni perché l’Iran possa usare il dollaro nei suoi contratti internazionali. Ciò significa che Teheran al momento non può avere accesso almeno a 100 miliardi di dollari di credito che essa ha con altri Paesi nel mondo. Allo stesso tempo, molte banche e compagnie europee temono che riprendere i rapporti economici con l’Iran le esponga a multe da parte degli Stati Uniti, come avvenuto diverse volte in passato.

Fino ad ora, la Casa Bianca si è difesa dicendo che permettere l’uso del dollaro da parte dell’Iran non è parte dell’accordo sul nucleare.

In realtà l’accordo implica che il Paese possa rientrare nel sistema bancario mondiale, il che comprende anche l’uso del dollaro.

Kerry ha dichiarato che il dialogo – avvenuto fra un incontro e l’altro dei diplomatici all’Onu - è servito per comprendere come attuare l’accordo “nel modo preciso in cui è inteso e in modo che tutte le parti ottengano i benefici che si suppone debbano ricevere” da esso.

Da parte sua, Zarif ha detto che il dialogo fra lui e Kerry continuerà ancora fra due giorni per “mettere in atto e far muovere“ tutte le operazioni necessarie per “assicurare tutti i benefici di cui dovrebbe godere il popolo iraniano”.