Mindanao, rilasciato l'ex missionario Pime Rolando Del Torchio

L’ex missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere nelle Filippine era stato rapito nell’ottobre 2015. La Farnesina conferma la liberazione: l’uomo è ora sotto la protezione dei militari locali. Il rilascio sarebbe avvenuto nell’isola di Sulu, base operativa del gruppo estremista islamico di Abu Sayyaf.


Manila (AsiaNews) – Rolando Del Torchio, ex missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere rapito nell’ottobre del 2015 a Dipolog City nelle Filippine, è stato rilasciato oggi e si trova sotto la custodia dell’esercito filippino. Lo conferma una nota della Farnesina.

Le autorità lo avrebbero individuato nell’isola di Sulu, roccaforte del gruppo estremista islamico di Abu Sayyaf. Non è chiaro se sia stato pagato un riscatto e neanche se dietro il rapimento vi siano i fondamentalisti islamici. Del Torchio era stato sequestrato nel suo ristorante “Ur Choice Cafè“, nel sud della Filippine, in un’area dove operano diversi gruppi separatisti musulmani.

Rolando Del Torchio, 57 anni, è originario di Angera (Varese). Ordinato missionario del Pime nel 1984, aveva lavorato a Napoli per alcuni anni e poi inviato nelle Filippine a Sebuco, sempre a Mindanao, vicino alla zona dove è stato rapito. Come missionario si è impegnato a fondo nel difendere i diritti degli agricoltori e dei tribali nei confronti dei padroni delle terre, mettendo spesso a rischio la sua vita. Dal 2001 ha chiesto di vivere fuori dell’Istituto, rimanendo a Zamboanga del Norte. Negli anni seguenti ha lasciato il sacerdozio per motivi personali.

Il Pontificio Istituto Missioni Estere è presente a Mindano dagli anni ’70. Nel 2011 è stato ucciso p. Fausto Tentorio, già collega di Rolando Del Torchio.

Nell’isola nell'isola di Mindanao sono stati uccisi altri due missionari. Nel 1985 p. Tullio Favali è stato assassinato a Tulunan, nella diocesi di Kidapawan, per mano di un gruppo di guardie private armate; nel 1992, p. Salvatore Carzedda, impegnato nel dialogo con i musulmani, è stato ucciso a Zamboanga. Nel 2007, p. Giancarlo Bossi era stato rapito da un gruppo di fuoriusciti del Moro Islamic Liberation Front (Milf), ma è stato rilasciato dopo oltre due mesi di cattività. Nel 1998 è stato rapito anche p. Luciano Benedetti. I suoi rapitori, un gruppo musulmano, lo hanno liberato dopo circa 2 mesi.