“Grate e felici” le suore di Calcutta per l’imminente canonizzazione di Madre Teresa
di Nirmala Carvalho
Mons. Henry D’Souza, che aveva iniziato il processo di beatificazione: “Madre Teresa continua questa sua materna protezione per me e per l’umanità intera ancora adesso”. Il miracolo approvato ieri sera da papa Francesco. Giovanni Paolo II la definì “l’icona della missione nel XXI secolo”. Papa Francesco la propone come modello per le “opere di misericordia” in questo Giubileo.

Calcutta (AsiaNews) – Le suore di Madre Teresa non parlano quasi mai coi giornalisti. Ma questa volta hanno fatto un’eccezione alla notizia che la loro Madre – come la chiamano – verrà canonizzata. “Siamo grate e felici”, ha detto suor Christie, che vive nella casa madre a Calcutta, dove riposa la salma di Madre Teresa, visitata ogni giorno da centinaia di persone di tutte le religioni, per pregare, chiedere preghiere e miracoli.

Anche l’arcivescovo emerito di Calcutta, mons. Henry D’Souza, che aveva iniziato la causa di beatificazione, ha espresso ad AsiaNews la sua gioia: ““Sono contentissimo che il Santo Padre abbia approvato il secondo miracolo di Madre Teresa. Madre Teresa mi ha sempre detto che lei era la mia mamma e continua questa sua materna protezione per me e per l’umanità intera ancora adesso”.

La notizia della prossima canonizzazione è stata riportata ieri sera tardi dal giornale cattolico italiano “Avvenire”, che dà notizia dell’approvazione di papa Francesco del miracolo avvenuto il 9 dicembre 2008 su un ingegnere brasiliano, oggi 42enne, afflitto da otto ascessi di infezione al cervello, guarito proprio mentre si trovava nella sala operatoria prima di essere sottoposto a un’operazione chirurgica giudicata senza speranza dai medici.

Mentre il malato attendeva nella sala operatoria, sua moglie, un sacerdote e alcuni parenti si trovavano in parrocchia a pregare Madre Teresa.

Madre Teresa (al secolo Agnese Bojaxhiu) è nata a Skopje (nell’attuale Macedonia) da genitori albanesi. Da giovane ha subito sentito la chiamata alla vocazione religiosa. Divenuta suora della congregazione di Loreto, è stata inviata in India. Dopo alcuni anni di impegno come insegnante, il 10 settembre 1946, a contatto con povertà estrema e violenze, mentre si reca agli esercizi spirituali a Darjeeling, sente “la chiamata nella chiamata” di Gesù che gli domanda di essere suo strumento per portare il suo amore nei luoghi più sperduti e “nelle tane” dei poveri e degli abbandonati.

Nel 1950 fonda la congregazione delle Missionarie della carità, che si prendono cura dei “più poveri dei poveri”: bambini abbandonati, portatori di handicap, lebbrosi, moribondi, ragazze madri, malati di Aids,…

Per la sua opera caritativa, Madre Teresa è divenuta una delle personalità più note al mondo ed è stata insignita delle più grandi onorificenze in India, oltre a ricevere il premio Nobel per la pace nel 1979.

È morta il 4 settembre 1997. L’India le ha riservato i funerali di Stato, seguito da milioni di persone a Calcutta e da centinaia di milioni attraverso le trasmissioni televisive.

Madre Teresa è stata beatificata da Giovanni Paolo II il 19 ottobre del 2003, a cinque anni esatti dalla sua morte, con un processo di beatificazione molto veloce. Durante la cerimonia il papa polacco la definì “l’icona della missione nel XXI secolo”.

La sua canonizzazione nell’Anno santo della Misericordia, la rende “un’icona” delle opere di misericordia, che papa Francesco chiede ai cristiani di mettere in pratica con questo Giubileo.