La cooperazione fra le Coree fa nascere un amore
di Theresa Kim Hwa-young
Lui del Sud, lei del Nord, colleghi nel complesso industriale di Kaesong, intendono sposarsi.

Seoul (AsiaNews) – Segnali di speranza per una ripresa del dialogo fra le popolazioni del Sud e del Nord della Corea viene dalla notizia di un amore nato all'interno di un "progetto di cooperazione" fra Seoul e Pyongyang. Secondo il Maeil Business Newspaper, quotidiano sudcoreano, 2 operai della SJ Tech, una fabbrica di elettronica situata all'interno del complesso industriale di Kaesong -  cittadina nordcoreana a circa 10 chilometri dal confine settentrionale con il Sud - sono innamorati ed intendono sposarsi.

Yu Chang-gun, presidente dell'azienda, dice al giornale che la coppia ha "serie intenzioni di sposarsi" e si è detto "sorpreso del fatto". L'uomo ha comunque deciso di fare tutto il possibile per aiutare i due a superare gli ostacoli al loro matrimonio.

Molti sociologi ritengono che altri casi possano nascere, dato che nel complesso lavorano 600 sudcoreani e 3200 nordcoreani. "Credo che sia naturale e inevitabile che questi fenomeni accadano – afferma una fonte nordcoreana - grazie alla crescita degli scambi tra i due Stati". Per gli esperti legali la coppia può usufruire della legislazione internazionale, ma è comunque necessaria, per il matrimonio, l'approvazione del governo nordcoreano.

La cooperazione economica fra le 2 Coree è allo studio dal Meeting del 2000, quando i leader di Seoul e Pyongyang si sono incontrati per la prima volta dopo la divisione della penisola.

Uno dei risultati degli accordi, forse il più pubblicizzato, è il "Progetto Complesso industriale di Kaesong", che prende il nome da una cittadina della Corea del Nord a circa 10 chilometri dal confine settentrionale con la Corea del Sud. Il "Progetto Kaesong" è un progetto di mutua sopravvivenza e co-prosperità che ha lo scopo di aiutare sia il Nord che il Sud combinando i capitali e la tecnologia del Sud con il territorio e la manodopera del Nord. Gli analisti economici ritengono che sia di grande aiuto non solo per alleggerire le preoccupazioni derivanti dagli alti costi delle aziende sudcoreane, ma anche per alleviare i problemi economici di Pyongyang e favorire nel frattempo la ripresa del dialogo fra i due governi della penisola.