Le borse cinesi continuano a scendere, nonostante le assicurazioni del governo
Dopo la grande caduta di ieri (-8,5%) la borsa di Shanghai ha perso oggi l’1%; quella di Shenzhen l’1,3%. Almeno 900 titoli si sono ritirati dalle contrattazioni avendo perso il 10%. La banca centrale di Cina ha promesso l’immissione di 50 miliardi di yuan, ma i dati della produzione non favoriscono l’ottimismo.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Le borse cinesi hanno continuato a scendere anche oggi, sebbene in misura minore rispetto a ieri, in cui si è registrata la caduta più grande in otto anni e in un sol giorno.

Oggi, alla fine della sessione mattutina, la borsa di Shanghai era scesa dell’1%, ma aveva iniziato con un crollo del 4%. La borsa di Shenzhen è scesa dell’1,3%, ma ad un certo punto aveva subito una caduta del 5%.

Nonostante alcuni apprezzamenti nel campo finanziario, circa 900 compagnie a Shanghai e Shenzen hanno sospeso il trading, dopo aver raggiunto il limite di caduta del 10% giornaliero.

Gli analisti pensano che questo sia segno di un diffuso pessimismo verso l’economia cinese in generale e preferiscono puntare verso investimenti di rifugio. Per questo motivo, la borsa di Hong Kong ha segnato un incremento dell’1,52%.

Il drammatico crollo di ieri era stato preceduto dai dati non positivi sulla produzione industriale.

La Cina sta cercando di calmare gli investitori, assicurando che attuerà presto una prudente politica monetaria per stabilizzare il mercato. La banca centrale cinese ha detto che immetterà 50 miliardi di yuan (circa 7,27 miliardi di euro) nel mercato monetario.

Secondo alcuni analisti, tali interventi non sono necessari a cancellare le paure. Inoltre, gli interventi dello Stato favoriscono solo le grandi ditte statali e penalizzano i piccoli e medi investitori