Pechino, crolla la produzione industriale a luglio: è la peggiore da 15 mesi
Nonostante la (debole) ripresa di giugno, questo mese l’indice manifatturiero è tornato a calare. Per il quinto mese consecutivo i dati sono sotto la soglia di contrazione. Pechino aveva fissato la crescita per aprile-giugno sul 7% ma gli analisti l’avevano valutata attorno al 5%.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il settore industriale cinese ha registrato in luglio la peggior contrazione da 15 mesi a questa parte e un ulteriore calo della produzione, un risultato ben peggiore delle aspettative.

Secondo i dati del Caixin/Markit l’indice manifatturiero cinese (Pmi) è sceso a 48.2, il minimo dall’aprile dello scorso anno e per il quinto mese consecutivo sotto il 50, la soglia che separa la contrazione dall’espansione. Deluse le previsioni degli economisti che avevano predetto un 49.7, in leggero rialzo rispetto al 49.4 di giugno.

La produzione di luglio ha fatto segnare 47.3, il peggior risultato da marzo 2014. I nuovi ordini dall’estero, che erano aumentati in giugno, si sono di nuovo ridotti.

L’indagine contrasta con i recenti dati, che suggerivano una stabilizzazione della seconda economia al mondo, dopo l’annuncio del governo secondo cui la crescita del trimestre aprile-giugno era fissa al 7%, superiore alle aspettative. In realtà Citibank, colosso finanziario, aveva detto ai propri clienti di “non credere” ai numeri del governo, e aveva indicato la “crescita reale” dell’economia cinese “intorno al 5%”.

È probabile che contrazione continua della crescita industriale costringerà la Cina ad allentare in modo ulteriore la politica monetaria per cercare di dare impulso all’economia. Secondo un recente sondaggio, gli economisti si aspettano che Pechino riduca i tassi d’interesse di 25 punti base prima della fine dell’anno. Inoltre, ci si aspetta che la quantità di contante conservata nelle banche cinesi venga ridotta per permettere all’economia di crescere almeno del 7% nell’anno solare, che sarebbe comunque il dato peggiore da 25 anni