Patriarca Rai in preghiera a san Charbel per l’elezione del presidente e il rispetto della costituzione
Ad Annaya si celebrava il 50mo della beatificazione del santo monaco. Dal maggio 2014 il Paese non ha un presidente e tutte le sessioni del parlamento vengono boicottate dai gruppi Hezbollah e di Michel Aoun, legati all’Iran. Samir Geagea, capo delle Forze Libanesi, si è recato a Jeddah per incontrare il re Salman di Arabia saudita.

Annaya (AsiaNews/Agenzie) – Il patriarca maronita Beshara Rai ha espresso preghiere e speranze perché finisca il vuoto presidenziale in Libano, che dura da più di un anno.

Celebrando la messa di ieri ad Annaya, in occasione del 50mo anniversario della beatificazione di san Charbel, egli ha chiesto di “pregare per le elezioni di un capo di Stato che possa rivitalizzare le istituzioni costituzionali”.

Il patriarca ha anche pregato san Charbel perché terminino i conflitti in Medio oriente, e i profughi possano tornare nella loro patria e soprattutto perché egli illumini i politici libanesi a compiere il loro dovere.

Dal maggio 2014 si sono tenute molte sessioni per eleggere il nuovo presidente, ma il parlamento libanese non ha mai raggiunto il quorum per il voto a causa del boicottaggio da parte del gruppo detto dell’ 8 Marzo (che raccoglie diversi partiti ed Hezbollah, insieme ai cristiani legati a Michel Aoun).

Il patriarca ha spesso tentato di radunare le formazioni cristiane perché designino un candidato comune (v. foto), ma i gruppi sono divisi fra coloro – come Aoun -  legati a Hezbollah e all’Iran e i gruppi legati all’Arabia saudita, da sempre grande patron della politica libanese.

Proprio ieri, il capo delle Forze Libanesi, Samir Geagea, si è recato a Jeddah in Arabia saudita per colloqui con il re Salman bin Abdul Aziz su “i recenti sviluppi nell’arena libanese”. I timori di Geagea e dei sauditi si concentrano sull’accresciuto peso politico dell’Iran nella regione dopo la firma dell’accordo sul nucleare.