Leader religiosi coreani a Pyongyang per pregare per la pace
La Conferenza coreana delle religioni per la pace ha ottenuto dal regime del Nord il permesso di organizzare un incontro nella capitale a ridosso del 70mo anniversario della liberazione dall'occupazione coloniale giapponese. A Seoul, invece, arrivano studiosi musulmani dall'Iran per "eliminare le crescenti incomprensioni sull'islam".

Seoul (AsiaNews) - La Conferenza coreana delle religioni per la pace (Kcrp) ha ottenuto il permesso dalle autorità comuniste della Corea del Nord di organizzare a Pyongyang un incontro interreligioso per pregare per la pace. L'evento si terrà nella seconda metà del 2015, quando la penisola festeggerà il 70mo anniversario della liberazione dall'occupazione coloniale giapponese. La Kcrp riunisce i rappresentanti delle sette maggiori religioni sudcoreane e porta avanti incontri di tipo ecumenico ed interreligioso in tutto il mondo.

Kim Kwang-jun, pastore anglicano e Segretario generale del gruppo, conferma: "Abbiamo finito i colloqui preliminari con la Conferenza delle religioni del Chosun, il gruppo governativo che rappresenta le cinque religioni presenti in Corea del Nord. Gli eventi previsti si terranno fra agosto e settembre prossimo. Fra i luoghi presi in considerazione vi sono Pyongyang e il monte Kumgang, ma è probabile che alla fine andremo nella capitale del Nord".

Oltre alla preghiera interreligiosa per la pace, sono in programma un musical al Quartier generale del Partito dei lavoratori della contea Cheorwon. Il programma ha già ottenuto l'autorizzazione del ministero nordcoreano degli Affari religiosi e di quello degli Esteri; manca soltanto quello del ministero degli Interni. Tuttavia, il reverendo Kim si dice "fiducioso" che questo "non tarderà".

La Conferenza ha inoltre in programma per il 29 gennaio un incontro con alcuni studiosi musulmani provenienti dall'Iran. Riuniti nella Memorial Hall for the History and Culture of Korean Buddhism di Seoul, parleranno di islam e Asia orientale. Secondo Kim "l'evento è stato organizzato per combattere le incomprensioni sempre più grandi relative alla religione islamica".