AirAsia QZ850: recuperata la seconda parte della scatola nera, individuato il relitto
di Mathias Hariyadi
I sommozzatori hanno rinvenuto anche la sezione che registra le comunicazioni interne alla cabina di comando. Le squadre hanno localizzato la sezione principale del velivolo precipitato; all’interno ancora intrappolati almeno 60 cadaveri. Ufficiale cattolico dell’aviazione: “dovere morale” restituire i corpi alle famiglie.

Jakarta (AsiaNews) - I sommozzatori impegnati nelle ricerche del velivolo AirAsia QZ8501, precipitato nel mare di Java lo scorso 28 dicembre, hanno rinvenuto anche la seconda parte della "scatola nera", quella che registra le comunicazioni all'interno della cabina di comando. Ieri le squadre di ricerca avevano già individuato e recuperato il Flight data recorder (Fdr), la sezione che registra i parametri di volo di natura numerica relativi alle ultime 25 ore di funzionamento. I due strumenti permetteranno agli investigatori di far luce sulle cause che hanno portato alla tragedia, nella quale sono morte 162 persone, di cui solo 48 finora recuperate. 

Fonti ufficiali riferiscono inoltre che in queste ore è stato individuato il relitto principale dell'aereo precipitato; le squadre stanno concentrando le loro ricerche nell'area di Pangkalan Bun, nella provincia del Borneo centrale. La carcassa, all'interno della quale vi sarebbero ancora decine di corpi, è localizzata a circa 1,7 miglia nautiche dal luogo in cui è stata recuperata la coda dell'aereo. 

Nelle prossime ore verrà allestito un team di esperti, che procederà al recupero della parte principale del velivolo e all'estrazione degli oltre 60 cadaveri che sarebbero ancora intrappolati al suo interno. Fonti ufficiali confermano la volontà di recuperare i corpi di tutte le vittime, un "obbligo morale" verso le famiglie per consentire una degna sepoltura alle vittime. "Se Dio ci offre un'opportunità - sottolinea il capo dell'Aviazione Bambang Soelistyo, un cattolico - perché non dovremmo andare a fondo col nostro compito?". 

L'aereo AirAsia, un Airbus 320-200, era partito il 28 dicembre mattina da Surabaya e doveva raggiungere Singapore. A un certo punto il pilota ha inviato un messaggio radio, chiedendo di poter elevarsi a 11mila metri per evitare un denso cumulo di nuvole. Subito dopo l'aereo è scomparso dai radar e si è inabissato nei fondali marini.

Nell'aereo scomparso vi erano 162 persone a bordo, di cui 155 passeggeri: 137 adulti, 17 bambini e un neonato. La maggior parte di loro sono indonesiani, ma vi sono anche un britannico, un malaysiano, uno di Singapore e tre sudcoreani. L'equipaggio era formato da due piloti e cinque persone di servizio, tutti indonesiani eccetto un francese (il co-pilota). 

L'AirAsia è una compagnia low-cost con base in Malaysia. Il QZ8501 aveva solo sei anni e aveva volato per 26mila ore. Aveva subito un controllo tecnico lo scorso 16 dicembre.