Cina, il governo su Zhou Yongkang: Inchiesta più lunga del previsto, ma sarà processato
Il vice ministro della Giustizia ammette: "Raccogliere le prove contro l'ex zar della sicurezza si sta rivelando molto impegnativo, ma andiamo avanti con perizia e attenzione".

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - L'inchiesta sulla presunta corruzione di Zhou Yongkang, ex "zar della sicurezza" e uno degli uomini più potenti della Cina, "prenderà più tempo del previsto. Le autorità stanno portando avanti un'operazione senza precedenti per raccogliere le prove e preparare l'istruttoria". Lo ha detto Zhang Sujun, vice ministro della Giustizia, che ha aggiunto: "Il processo ci sarà".

L'apertura dell'inchiesta ufficiale per corruzione contro Zhou è stata annunciata in maniera formale lo scorso 29 luglio. Ma prima di lui, iniziando dal 2012, le autorità hanno fatto cadere una dopo l'altra tutte le personalità che hanno scalato il successo grazie all'amicizia o ai legami economici con l'ex membro della Commissione permanente del Politburo. Zhou è il membro di Partito più alto in grado - in carica o in pensione - a finire in tribunale nella storia moderna della Cina.

Le dichiarazioni di Zhang cercano di mettere a tacere alcuni voci, circolare dopo l'ultimo Plenum del Pcc, secondo cui le autorità starebbero cercando di tenere sotto traccia il processo. Zhou, infatti, potrebbe usare il tribunale per fare dichiarazioni pubbliche contro i membri del governo in carica o svelare segreti di Stato.

Secondo altri analisti, inoltre, l'assenza di interventi pubblici sul caso dimostra che la leadership del Partito "deve ancora trovare un consenso congiunto" su come trattare quello che di fatto è il caso politico più sensibile degli ultimi anni in Cina.