Bangladesh, in migliaia ricordano mons. Ganguly e pregano per la sua beatificazione
di Sumon Corraya
Il 2 settembre è stato il 37mo anniversario della morte del primo vescovo bengalese di Dhaka. La testimonianza di un giovane cattolico: "Una guida da seguire nella vita". Già proclamato Servo di Dio, è in corso il suo processo di canonizzazione.

Dhaka (AsiaNews) - "Un grande uomo, che ha sostenuto chi ha combattuto per la libertà del Bangladesh, amato da cristiani e non cristiani". Così Promod Mankin, ministro cattolico del Welfare, ricorda mons. T.A. Ganguly, primo arcivescovo di Dhaka quando il Paese ha ottenuto l'indipendenza nel 1971. Il 2 settembre scorso è stato il 37mo anniversario della sua morte e oltre 1.000 cattolici hanno onorato la sua memoria.

Ordinato sacerdote nel 1946, T.A. Ganguly è stato il primo bengalese a diventare vescovo ausiliario di Dhaka nel 1960. Egli ha servito come arcivescovo di Dhaka dal 6 luglio 1965 fino alla sua morte, avvenuta per attacco di cuore il 2 settembre 1977. Dichiarato Servo di Dio nel 2006, mons. T.A. Ganguly è ora in pieno processo di canonizzazione. In tanti sperano che la sua causa venga risolta presto, affinché divenga il primo santo bengalese.

"Quando sento le storie sul vescovo Ganguly - racconta Rinku Biswas, un giovane cattolico - trovo un grande coraggio. Per me è una guida da seguire nella vita. Una volta, quando ero malato, ho pregato e ho chiesto la sua intercessione. Lui mi ha risposto e oggi sono guarito".

Per onorare la sua memoria, per cinque giorni a Hasnabad - sua parrocchia natale - sono state organizzate speciali preghiere. P. Amol Cruze, parroco della chiesa locale, racconta che centinaia di persone si sono recate in visita per pregare dinanzi alla statua di mons. Ganguly.