Vescovo cattolico: Un politico che incita allo stupro è un teppista che scredita l'India
di Nirmala Carvalho
Mons. Savio Fernandes, dell'arcidiocesi di Mumbai, commenta ad AsiaNews le dichiarazioni di un parlamentare del West Bengal. Il politico ha invitato a uccidere i suoi avversari politici e violentare le loro mogli. Per il prelato queste parole sono "specchio di una mentalità distorta e sbagliata, che incoraggiano gli uomini del nostro Paese a trattare le donne come oggetti e cittadini di seconda classe".

Mumbai (AsiaNews) - Commenti "incivili e indecenti degni di un teppista, che mostrano il perverso bigottismo e l'arroganza maschilista che prevale nella testa degli indiani, in particolare tra i nostri leader politici". Così mons. Savio Fernandes, dell'arcidiocesi di Mumbai, definisce ad AsiaNews alcune dichiarazioni rilasciate da Tapas Pal (v.foto), parlamentare del Trinamool Congress (Tmc) in West Bengal, che da due giorni occupano le pagine dei giornali indiani. Alcuni video hanno ripreso il politico minacciare di mandare "i suoi ragazzi" a uccidere i suoi avversari politici e a stuprare le loro donne.

Le dichiarazioni di Tapas risalgono a un comizio tenuto il 14 giugno scorso, ma i video sono stati diffusi solo il 30 giugno. Il parlamentare del Trinamool Congress (partito di governo) si riferiva ai membri del Communist Party of India Marxist (Cpm, marxista-comunista), all'opposizione nello Stato del West Bengal. Solo oggi si è scusato, parlando di "grossolano errore di giudizio".

"Attraverso il suo linguaggio intemperante, insensibile, provocatorio e deprecabile - sottolinea ad AsiaNews mons. Fernandes - Tapas Pal ha screditato l'intero parlamento. Sono commenti simili, specchio di una mentalità distorta e sbagliata, che incoraggiano gli uomini del nostro Paese a trattare le donne come oggetti e cittadini di seconda classe, infliggendo loro violenza".

"Lo stupro - afferma il prelato - è la peggiore forma di tortura ed è usata dagli uomini come strumento per dominare e soggiogare le donne. Gli uomini che fanno simili dichiarazioni, e i politici in particolare, dovrebbero comprendere che se non fosse per le loro madri che li hanno tenuti in grembo per nove mesi, non sarebbero mai esistiti. Devono la loro esistenza a donne che con coraggio hanno deciso di affrontare i dolori del parto per metterli al mondo".

Secondo mons. Fernandes "per eliminare questo bigottismo, bisognerebbe tenere corsi di educazione sessuale nelle nostre scuole e nei college, ponendo l'attenzione sul rispetto e il sostegno della dignità delle donne".

Per il dott. Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita e del Comitato per la vita umana della diocesi di Mumbai, "le esternazioni barbare del parlamentare sono esse stesse un crimine contro la dignità delle donne". Lo stupro, spiega ad AsiaNews, "è un male sociale e la sua minaccia di 'distruggere le famiglie', nucleo di base della società, è un crimine contro la vita stessa".

Tra l'altro, nota il medico cattolico ad AsiaNews, "il National Crime Records Bureau (Ncrb) rivela che nel 2012 il West Bengal ha registrato il maggior numero di crimini contro le donne in tutto il paese, con 30.942 casi. Di questi 2mila erano stupri. La violenza di gruppo su una 20enne tribale avvenuta lo scorso gennaio nel villaggio di Subalpur è un promemoria delle pericolose condizioni in cui vivono le donne in India e nello Stato del West Bengal".