Attacco "terrorista" in un mercato di Urumqi: 31 morti
Le bombe sono state lanciate da due auto, fra bancarelle e ristoranti all'aperto. I separatisti islamici dello Xinjiang responsabili di diversi attentati a Urumqi, Guangzou, Kunming.

Pechino (AsiaNews) - Almeno 31 persone sono state uccise per alcune esplosioni in un mercato all'aperto di Urumqi, capitale della provincia dello Xinjiang. Circa 90 persone sono rimaste ferite.

Secondo testimoni, due auto sono  giunte in mezzo al mercato verso le 7.50 di stamane, lanciando cinque bombe fra la gente che sostava alle bancarelle e vicino a gruppi di anziani che prendevano la colazione nei ristoranti sulla strada.

Una serie di foto diffusa attraverso Weibo, mostra cadaveri e persone sanguinanti, cassette di frutta , tavoli e abiti per terra.

Il ministero della Pubblica sicurezza ha definito l'incidente "un serio e violento attacco terrorista".

Da anni lo Xinjiang, una regione abitata dalla popolazione uigura, musulmana e di origine turca, è scosso da scontri e tensioni. Gli uiguri accusano Pechino di volerla colonizzare e chiedono maggiore autonomia. Il governo, che ha trasferito nello Xinjiang milioni di coloni cinesi (di razza han) e militari, accusa gli uiguri di separatismo e terrorismo di stampo islamico. Per soffocare le violenze, il governo fa facile uso della pena di morte e sopprime la libertà religiosa delle comunità islamiche.

Alla fine di aprile, sempre ad Urumqi, è avvenuto un altro attacco alla stazione ferroviaria, in cui alcuni terroristi hanno lanciato bombe e  usato coltelli , ferendo 79 persone. Tre persone sono morte, compresi due assalitori. Le violenze sono avvenute a poche ore della conclusione della visita del presidente Xi Jinping alla regione.

Negli ultimi mesi vi sono stati assalti con bombe e coltelli a Guangzhou e Kunming, che il governo attribuisce ai separatisti islamici dello Xinjiang.