Strage di Kunming, Pechino arresta tre sospettati
La polizia avrebbe anche identificato il leader del gruppo autore dell'attacco: si chiama Abdurehim Kurban, ma non si ha notizia delle sue condizioni. Le autorità cinesi continuano a seguire la pista dello Xinjiang, ma il portavoce del Congresso mondiale degli uighuri chiede "indagini più trasparenti".

Kunming (AsiaNews/Agenzie) - La polizia cinese avrebbe identificato un uomo, Abdurehim Kurban, come la mente dietro la strage avvenuta il 1 marzo scorso nella stazione ferroviaria di Kunming, e ha arrestato tre sospettati. Lo riferisce oggi la Xinhua, agenzia ufficiale del governo, che cita il ministero della Pubblica sicurezza. Otto persone - tra cui due donne - sarebbero responsabili dell'attacco, che ha provocato 29 morti e più di 130 feriti. Quattro sospettati sono morti sul posto per mano delle forze dell'ordine e una donna è stata ferita e catturata. Il Ministero non ha chiarito se Kurban sia tra gli arrestati o tra i responsabili morti sulla scena.

Intanto, Pechino continua a definire l'attacco di Kunming "un attacco terroristico organizzato da indipendentisti dello Xinjiang", regione autonoma settentrionale dove vive l'etnia uighura, turcofona e di fede musulmana. Qin Gang, portavoce del ministero degli Esteri, ha riferito che bandiere delle forze separatiste dell'East Turkestan (regione per la quale gli uighuri vorrebbero l'indipendenza, ndr) sono state trovate ieri sulla scena.

Ieri in apertura della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Ccppc) circa 2mila delegati hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime. Ci sono state solo altre due occasioni nelle quali la Ccppc si è fermata per commemorare qualcosa: nel 1949 per i martiri della Rivoluzione; nel 1997 per la morte di Deng Xiaoping.

Dilxat Raxit, portavoce del Congresso mondiale degli uighuri, ha chiesto al governo cinese di "essere più trasparente" nelle indagini e di non usarle "come scusa per reprimere gli uighuri".