Generali cinesi: L'amicizia con gli Stati Uniti svuota politici e militari e tende a far cadere la Cina
di Wang Zhicheng
Un video prodotto da due generali del Pla accusa gli Stati Uniti di voler far cadere la Cina come รจ successo con l'Urss e con la "rivoluzione dei gelsomini" in Tunisia. Il patriottismo rischia di nascondere le vere cause della corruzione.

Pechino (AsiaNews) - L'esercito degli Stati Uniti offre programmi di studio e scambi di personale per minare lo Stato cinese e corrompere membri dell'esercito e del governo di Pechino. La pesante accusa è contenuta in un video di 100 minuti, prodotto dall'Università della Difesa nazionale e dall'Accademia delle scienze sociali di Pechino, insieme allo staff dell'Esercito per la liberazione del popolo (Pla).

"L'élite americana... ha fiducia che il modo migliore per disgregare la Cina sia di lavorare fianco a fianco con essa, assorbendola pian piano nel sistema politico [mondiale] guidato dagli Stati Uniti".

Nel video si afferma anche che Washington ha usato le stesse tattiche per causare la caduta dell'Urss e per influenzare la "rivoluzione dei gelsomini" in Tunisia, facendo cadere il presidente Ben Ali nel 2011.

I produttori del video sono due generali: Liu Yazhou, commissario politico dell'università  e Wang Xibin, ex presidente dell'università. Esso doveva forse avere circolazione privata, ma è stato diffuso su internet senza alcuna censura.

Da anni Stati Uniti e Cina collaborano allo scambio di informazioni e di personale. Questo attacco frontale avviene in un momento in cui Partito ed esercito sono sotto pressione per  cercare di fermare la dilagante corruzione.

Ni Lexiong, esperto militare di Shanghai, intervistato dal South China Morning Post, afferma: "Il Partito è riluttante a scoprire le vere cause della corruzione... e criticare l'infiltrazione Usa... è conveniente".

Dagli anni '90 il Pla è uno dei pilastri dell'economia cinese, gestendo aziende, sfruttando personale militare, godendo di monopoli. Ciò lo ha anche esposto a scandali e corruzione, come tutto l'organigramma della leadership cinese.

Il video sembra attribuire tutte le colpe a un capro espiatorio esterno, gli Usa, criticando fortemente l'ala riformista della leadership, che vuole maggiore liberalizzazione e maggiori rapporti internazionali.

In ogni stagione politica cinese, fin dai tempi di Mao, si è avuto timore di infiltrazioni ideologiche straniere e di "inquinamenti spirituali" provenienti dall'occidente.