Esperti Onu sulle armi chimiche arrivano a Damasco
Il gruppo è guidato da Ake Sellstrom, che ha già investigato sull'uso di armi chimiche a Ghouta. Vi sono stati almeno altri 14 casi di uso di queste armi letali. Sono accusati le due parti in conflitto, l'esercito e i ribelli. Il Consiglio di sicurezza Onu lavora per una risoluzione sulla consegna delle armi chimiche da parte di Damasco.

Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Un gruppo di esperti di armi chimiche è giunto a Damasco ieri per aprire nuove inchieste sull'uso di armi letali nel conflitto siriano.  Il gruppo, guidato da Ake Sellstrom ha già condotto l'inchiesta sulle armi chimiche usate a Ghouta lo scorso 21 agosto, e ha concluso che le vittime e i sopravvissuti presentano tracce di gas sarin.

Ora gli esperti devono ampliare le inchieste ad altri 14 casi in cui sarebbero state usate tali armi. Sellstrom ha già precisato in passato che all'Onu sono giunte molte accuse sull'uso di armi letali contro le due fazioni del conflitto, l'esercito siriano e l'opposizione armata. Il gruppo pensa di poter presentare un rapporto completo entro la fine di ottobre.

Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Lega araba hanno accusato il regime di Assad per l'attacco del 21 agosto. La Siria e la Russia accusano invece i ribelli.  In seguito alla minaccia di un'azione militare da parte degli Usa, la Russia ha proposto la consegna totale dell'arsenale chimico della Siria e la firma di Assad alla Convenzione Onu contro le armi chimiche, a cui Damasco ha aderito.

In questi giorni il Consiglio di sicurezza dell'Onu sta lavorando su una risoluzione riguardante la consegna delle armi chimiche da parte della Siria. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna vogliono inserire una clausola di minaccia di attacco militare. La Russia (e la Cina) sono invece contrari a tale clausola, preferendo la possibilità di una nuova risoluzione piena di minacce se la Siria non rispetta il calendario delle consegne.