Musulmani indonesiani celebrano la fine del Ramadan. Timori di attentati
Nel Paese islamico più popoloso al mondo si aprono i festeggiamenti di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese sacro di digiuno e preghiera. Oltre 140mila poliziotti a presidiare obiettivi sensibili. Quest’anno nel mirino degli estremisti ci sono i templi buddisti: si teme una vendetta contro le violenze anti-Rohingya in Myanmar.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - Decine di milioni di persone in Indonesia, la nazione musulmana più popolosa al mondo, celebrano oggi la festa di Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera. Le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza, nel timore di nuovo attacchi a templi buddisti, a luoghi di culto o edifici cristiani come avvenuto nei giorni scorsi. La settimana ha registrato un esodo massiccio dalle città con automobili, aerei e imbarcazioni gremiti in ogni ordine di posto da migranti diretti verso i luoghi di origine; l'arcipelago indonesiano è composto da oltre 17mila isole e molti devono compiere viaggi di ore e giorni per ricongiungersi alle proprie famiglie.  

In concomitanza con la festa cresce il pericolo di attentati da parte di gruppi estremisti islamici che, aizzati dalle violenze anti-Rohingya musulmani in Myanmar, hanno minacciato di colpire la minoranza buddista in Indonesia. Templi e pagode sono vigilati di continuo, in particolare attorno al complesso del tempio di Borobudur a Central Jakarta dove il numero degli agenti è raddoppiato.

In tutto il Paese oltre 140mila poliziotti pattugliano strade ed edifici sensibili, mentre gli esperti dell'antiterrorismo mettono in guardia per il pericolo concreto di nuovi attacchi. Nelle prime ore della giornata il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha preso parte a una veglia di preghiera alla Istiqlal Mosque, accompagnato dalla First Lady Ani Yudhoyono e davanti a centinaia di migliaia di fedeli.

In un contesto di tensione e allerta, il governatore di Jakarta Joko Widodo cerca di smorzare i toni e invece di ricevere parenti e amici nella residenza ufficiale (come da tradizione), ha voluto visitare di persona alcuni quartieri della capitale fra i più problematici. Rivolgendosi ai cittadini, egli ha chiesto "scusa" per gli errori commessi nel proprio lavoro e ha voluta "augurare ogni bene" per "un felice Idul Fitri".

L'Eid al-Fitr si celebra con visite a famiglie e amici,  cene speciali e atti di carità. In molti luoghi si organizzano pranzi e banchetti per i poveri; la festa è anche occasione di incontro e di scambio di auguri fra cristiani e musulmani. Il termine del mese di digiuno e purificazione dipende dalla posizione della luna, che cambia a seconda dei Paesi. La maggior parte delle nazioni del Golfo segue l'esempio dell'Arabia Saudita, che ospita le due città sante dell'Islam, La Mecca e Medina, per impostare il giorno della festa Eid.

Caratterizzato da diversi giorni di festeggiamenti, l'Eid al-Fitr celebra la purificazione raggiunta dopo un mese di digiuno, dall'alba al tramonto, ed è uno dei cinque pilastri fondamentali dell'Islam.