Mons. Franceschini: La Chiesa turca “non può intervenire” contro le falsità su mons. Padovese
L’arcivescovo di Smirne conferma la notizia sul tentativo di far passare come “malato di mente” l’assassino del vicario dell’Anatolia. Alle manipolazioni dell’opinione pubblica e del tribunale, la Chiesa latina è costretta al silenzio. Eppure il ministro turco della giustizia aveva promesso “la verità”.
Izmir (AsiaNews) – Mons. Ruggero Franceschini, arcivescovo di Smirne, ha confermato ad AsiaNews che un gruppo di “professori e avvocati” ha decretato che Murat Altun, l’assassino di mons. Luigi Padovese sarebbe malato di mente. Tale conclusione è l’esatto contrario del referto di diversi medici che invece – prima dell’assassinio – avevano costatato che Murat Altun è sano di mente. Il vescovo di Smirne, che dopo la morte di mons. Padovese, è succeduto a lui come vicario dell’Anatolia, ha sottolineato con amarezza che “Purtroppo io non posso intervenire in tribunale. Possono intervenire il Vaticano, attraverso il nunzio; l’ambasciatore italiano, perché Padovese era un cittadino italiano; e i familiari diretti di Padovese. I vescovi della Chiesa latina, possono intervenire, ma nessuno ha il dovere di ascoltare. La Chiesa latina non è riconosciuta come personalità giuridica”.
 
Il 3 giugno scorso, mons. Luigi Padovese, 63 anni, è stato assassinato a coltellate nel giardino della sua casa di Iskenderun, sulla costa meridionale del paese. L’uccisione, avvenuta secondo una specie di rituale islamico, è stata compiuta da Altun, che da anni lavorava come autista del vescovo. Lo stesso Altun, prima dell’omicidio, aveva cercato di farsi dichiarare malato di mente visitando diversi dottori, che però avevano escluso per lui ogni malattia. Altun aveva anche confessato una pista “sessuale”, vista da molti come un tentativo di manipolare l’opinione pubblica. Ieri, il quotidiano Hurriyet ha pubblicato la notizia secondo cui un gruppo di esperti avrebbero emesso un referto in cui si afferma che Altun “non è sano di mente”.
 
Alcuni mesi fa, in un’intervista ad AsiaNews (Cfr. AsiaNews.it, 10/06/2010 Arcivescovo di Smirne: Sul martirio di mons. Padovese vogliamo la verità e non “pie bugie”) mons. Franceschini aveva dichiarato di aver incontrato il ministro turco della giustizia al quale aveva detto: “Noi vogliamo tutta la verità, ma solo la verità. Non vogliamo altre menzogne: che erano in tanti, che erano in pochi, che era un delitto passionale. Non dobbiamo nascondere nulla”.
 
“[Il ministro] mi è sembrato piuttosto sincero e lui mi ha promesso la verità” ha detto oggi il vescovo. E ha aggiunto: “Non mi interrogano per nulla, nessuno mi ha mai chiesto niente. Non abbiamo nemmeno la possibilità di piangere o di gridare. Siamo perfino criticati da persone che non dovrebbero criticarci e dovrebbero amarci”.