Jakarta, sit in dei cristiani protestanti di Bekasi davanti al Palazzo di Stato
di Mathias Hariyadi
Membri della Chiesa protestante dei Batak (Hkbp) chiedono giustizia davanti alla residenza del presidente Susilo Bambang Yudhoyono. Da anni l’Hkbp è presa di mira dagli estremisti islamici, che proibiscono loro di radunarsi.

Jakarta (AsiaNews) – Migliaia di persone hanno partecipato ieri a Jakarta ad una funzione protestante al Monumento nazionale (Monas), davanti al Palazzo di Stato, residenza del presidente Susilo Bambang Yudhoyono. La Chiesa protestante dei Batak (Hkbp) ha organizzato la funzione per protestare contro l’indifferenza del governo, a fronte delle continue persecuzioni subite ad opera di estremisti islamici.

 Da anni la comunità Hkbp di Bekasi è presa di mira dai musulmani radicali, che impediscono ai cristiani di celebrare le funzioni liturgiche. Un mese fa, la situazione è peggiorata: il comune di Bekasi ha chiuso il locale dove si tenevano le funzioni dell’Hkbp, ma ha permesso loro di celebrare all’aperto. Il 9 agosto scorso, una folla di 800 musulmani ha interrotto una funzione, picchiando e ferendo diverse persone.

 Ieri migliaia di persone, appartenenti all’Hkbp, al Solidarity Forum of Interfaith Harmony (Fskub) e ad altri gruppi, hanno partecipato alla funzione liturgica nella piazza del Monas, per protestare contro il governo e manifestare a favore della libertà religiosa.

 La funzione, come preannunciato da AsiaNews nei giorni scorsi, è stata organizzata dalla signora Luspida Simanjutak, pastore della comunità Hkbp: “Abbiamo l’obbligo morale di manifestare  - ha dichiarato il pastore - nel luogo più strategico, cioè davanti al Palazzo di Stato. Il nostro presidente deve svegliarsi e vedere cosa succede quando il diritto di professare la propria fede viene violato dagli estremisti, a causa della mancanza di attenzione dello Stato”.

 La scorsa settimana, il presidente Yudhoyono ha chiesto a Djoko Suyanto, ministro per gli affari legali, politici e di sicurezza, di trattare con gli estremisti islamici, soprattutto con l’Islamic Defender Front (Fpi) per porre fine alle persecuzioni.

 Dopo l’interesse del presidente indonesiano, anche Mochtar Muhammad, sindaco di Bekasi, ha cominciato ad agire. Il 13 agosto scorso, ha incontrato i cristiani dell’Hkbp e diverse organizzazioni estremiste islamiche. Ha anche offerto all’Hkbp un luogo dove tenere le funzioni a Bekasi, ma i cristiani hanno rifiutato e ritengono si tratti solo di “parole”.