Taiwan e Singapore discutono un accordo di libero scambio commerciale
Annunciate oggi le trattative in corso. Finora Pechino si è sempre opposta a simili accordi, per tenere Taipei isolata. Per l’isola può essere l’inizio di una nuova epoca di rapporti internazionali.

Taipei (AsiaNews/Singapore) – Taiwan e Singapore stanno discutendo un accordo per lo scambio delle merci senza dazi. Ora si aspetta di vedere la reazione della Cina, che in passato si è sempre opposta e ha impedito simili accordi tra Taipei e altri Stati.

Lo Chih-chiang, portavoce del presidente taiwanese Ma Ying-jeou, ha annunciato oggi l’intenzione di concludere questo accordo, che “nella sostanza è un Accordo di libero scambio, anche se possiamo chiamarlo in modo differente”. “Singapore in Asia - ha aggiunto - è un fulcro economico e il commercio è vitale per Taiwan”.

L’Ufficio commerciale di Singapore a Taipei conferma che le 2 parti sono “concordi a esplorare la fattibilità” di un accordo, nell’ambito dell’Organizzazione mondiale per il commercio e che si vuole definire entro l’anno. “Singapore – ha aggiunto – può essere per noi un ponte molto importante da un punto di vista sia economico che strategico”.

Simili accordi hanno finora incontrato la categorica opposizione di Pechino, che considera l’isola quale una provincia ribelle alla quale nega qualsiasi status internazionale. La Cina ha sempre usato tutto il suo peso diplomatico e commerciale per impedire accordi diretti dell’isola con altri Stati e circa 10 anni fa ha impedito un accordo simile proprio con Singapore.

Tuttavia le 2 parti, dopo anni di relazioni ostili,  sotto la presidenza di Ma si sono molto riavvicinate e a giugno hanno siglato un accordo di cooperazione economica (Ecfa). L'economia di Taiwan si basa sulle esportazioni e il valore degli  scambi commerciali è pari a 390 miliardi di dollari Usa. Secondo fonti ufficiali di Taipei, Pechino avrebbe fatto sapere a luglio che non si sarebbe più opposta a sue intese commerciali con altri Paesi.

L’accordo è importante sia perché sarebbe, quindi, il primo di questo genere per Taiwan, sia perché Singapore è membro dell’Associazione degli Stati del sud est asiatico (Asean) e potrebbe costituire via di accesso all’intera regione. A propria volta le aziende di Singapore sperano di assicurarsi così un accesso privilegiato all’immenso mercato cinese, anche sfruttando proprio le possibilità aperte dall’Ecfa.

Taiwan è il 5° Paese maggior esportatore dell’Asia e le sue aziende tecnologiche forniscono ampia parte dei componenti elettronici nel mercato mondiale.